Psicologi allarmati: il modo in cui tieni il volante rivela se sei instabile, aggressivo o ansioso | Sei pericoloso per strada

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Uno sterzo, mille modi per impugnarlo: uno studio delinea i tratti caratteriali degli automobilisti… guardando le mani.

Sostenere l’esame pratico di guida oggi è più facile rispetto a 20 anni fa. Ne sono convinti i boomer, ovviamente molto meno i teenagers di oggi. La verità sta come spesso accade nel mezzo.

I nostalgici fanno riferimento alle tante comodità in più presenti nelle auto di oggi, ma ovviamente questo non vale per quei fatidici 20-30 minuti in cui ci si gioca l’ingresso nell’età adulta.

Già, perché il segnale acustico che ricorda di indossare la cintura di sicurezza non salvano dalla bocciatura immediata qualora la tensione faccia il brutto scherzo di dimenticarsi. Così come i sensori per le retromarce vengono chiaramente disattivati.

Insomma, le difficoltà “preliminari”, quelle che precedono le insidie che possono arrivare dalla strada, sono sempre le stesse, ieri come oggi, così come i consigli degli istruttori.

Volante specchio dell’anima? Il carattere dipende da come lo si impugna

Oltre a ricordarsi della cintura è fondamentale regolare la posizione del sedile, anche qualora fosse già a posto rispetto alla nostra altezza. Non farlo tradirebbe infatti superficialità, dal momento che ciò che non si può dimenticare è che l’esame pratico è solo l’anteprima di una serie di corretti comportamenti che vanno tenuti al volante.

Ecco un’altra parola chiave, il volante. Familiarizzare con lo sterzo è indispensabile e allora il primo passo è impugnarlo in modo corretto. A riguardo è spuntato anche uno studio particolarmente interessante.

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Dimmi come metti le mani e ti dirò che automobilista sei

Come tutti sanno la postura ideale per guidare è quella in corrispondenza della posizione delle lancette alle “9.15”. Fin qui la teoria, rispettata da ben pochi. Anzi, è possibile risalire al carattere del guidatore proprio dall’impugnatura del volante. Colui che guida con una sola mano a “mezzogiorno”, ovvero al centro in alto, sarebbe uno spirito creativo. Tenere invece saldamente il volante alle “9.50” riflette uno stile di guida misurato, ma anche elegante. Guidare con una sola mano, oltre che essere pericoloso, tradisce uno spirito sperimentatore, oltre che sete d’avventura.

Non finisce qui, perché un pacificatore è chi opta per un approccio più rilassato, tenendo il volante delicatamente in basso. Intuitive, invece, le posture di avventurieri e ansiosi: i primi cambiano spesso la posizione delle mani alla guida, i secondi tengono lo sterzo stretto e vicino, tipico di chi è vittima di pressioni quotidiane. Di sicuro dalla prossima volta che salirete in auto vi verrà la curiosità di vedere l’impugnatura del vicino al semaforo, ma è bene ricordarsi che la posizione corretta è una sola.