Processo Gribkowsky, si aggrava la posizione di Ecclestone

Vacilla la difesa del patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, tanto che la posizione del manager inglese si sarebbe aggravata e non di poco. A Monaco di Baviera ha ufficialmente preso il via il processo per l’accusa di corruzione a seguito della quale l’83enne rischia fino ad un massimo di 10 anni in prigione. 256 pagine che hanno tutte le carte giuste per far decadere Ecclestone dal trono della Formula 1. Se fino a venerdì, anche i più scettici credevano in un miglioramento delle condizioni del britannico, è arrivato il rovescio della medaglia: a far peggiorare le cose, oltre alle dichiarazioni di Gerhard Gribkowsky in cui ha spiegato come l’ostinazione di Ecclestone abbia influenzato notevolmente il suo operato, ci si è messa di mezzo pure una mail che certificherebbe che la CVC, vicina a Bernie, sarebbe stata favorita nell’acquisto dei diritti rispetto all’offerta superiore della Bluewater, una società di investimento statunitense.

La Bluewater, che si sarebbe offerta di pagare 1 miliardo di euro per il pacchetto di maggioranza delle azioni della Formula 1, si è vista soffiare una fetta di Circus proprio da parte di Gerhard Gribkowsky, ex dirigente della banca BayernLB-Vorstand, che sotto pagamento di tangente da parte di Ecclestone (44 milioni di dollari circa) ha dirottato la vendita dei diritti al fondo CVC. Eppure il tedesco ha negato che la Bluewater sarebbe stata disposta a pagare tanto: secondo Gribkowsky che sta scontando una condanna per corruzione e frode fiscale, la società di investimento statunitense offrì tra i 600 ed i 650 milioni di dollari, circa 200 milioni in meno di quelli pagati dalla CVC.

Eppure i giochi non si sono ancora chiusi per Ecclestone visto che i suoi avvocati si sono visti accettare la possibilità di interrogare l’ex dirigente della banca BayernLB-Vorstand, ma solamente il prossimo 30 luglio.