Pierre Gasly, ennesimo pilota triturato dal sistema Red Bull?
Il sedile di Pierre Gasly traballa? Helmut Marko ha seccamente smentito questa possibilità.
“Io chiacchiero con molte persone, ma Gasly deve preoccuparsi della sua velocità in pista in Francia. Da parte nostra c’è la volontà di terminare la stagione con lui“, ha dichiarato Marko dopo il GP di Francia.
Eppure, così a naso, ci sembra che il buon Gasly non durerà a lungo in Red Bull. Una stagione sin qui deludente la sua: va bene il naturale apprendistato, ma 37 punti (anonimo anche nel Gran Premio di casa) contro i 100 totalizzato sinora da Max Verstappen sono troppo pochi per poter difendere il francese.
Pierre rischia così di diventare l’ennesimo giovane triturato dal sistema Red Bull: come accadde a Kvyat (poi riciclato), Sainz, Alguersuari.. E chissà quanti ne stiamo dimenticando.
Troppa fretta nel portare ‘sti ragazzi in un top team o troppo poco pazienza nel farli maturare? Forse la verità sta nel mezzo. Se promuovi un baby nel tuo team devi farlo crescere, o comunque sapere che all’inizio faticherà. La sensazione è che quel sedile sia ancora troppo bollente per un Gasly che nel 2018 prometteva faville in Toro Rosso e che ora nel team dei grandi rischia il posto.
E pensare che la Scuderia austriaca aveva sotto mano Sainz, finito in Renault e poi McLaren sempre per.. La troppa fretta.
Siamo sicuri che il vivaio Red Bull funzioni poi così bene?