Perez: “Parlare con Newey è come parlare con un altro pilota”

Perez: "Parlare con Newey è come parlare con un altro pilota"

Red Bull Press Area

Anche i piloti hanno i loro miti e per Checo, Newey è uno di quelli: il messicano è rimasto quasi impressionato dal carisma dell’ingegnere britannico

Per Sergio Perez, l’approdo in Red Bull non gli darà solo la possibilità di avere tra le mani un’auto vincente, ma anche quella di conoscere uno dei miti della Formula 1: Adrian Newey. A detta di molti, il direttore tecnico inglese, è il miglior progettista del paddock e anche l’ex Racing Point ne è rimasto colpito dopo averlo conosciuto.

La prima visita di Sergio Pérez presso la fabbrica di Milton Keynes ha incluso una tappa molto speciale: l’ingresso nell’ufficio di Adrian Newey, luogo in cui il famoso ingegnere dà vita alle sue macchina dai disegni del suo tecnigrafo. Una visita che ha impressionato il messicano. Adrian Newey, tra l’altro, è uno dei pochi ingegneri che continua a disegnare a mano invece di usare il computer. “Io sono cresciuto cosi. Sono più veloce in questo modo rispetto alle persone che lavorano tramite programmi per computer, quindi sono abbastanza efficiente cosi”, ha sempre commentanto Newey.

PEREZ NELL’UFFICIO DI NEWEY COME UN BAMBINO AL LUNA PARK

Sebbene Perez conoscesse l’ingegnere ex Williams e McLaren da tempo, ha ammesso di essersi reso conto del suo talento solo dopo averlo conosciuto di persona. Per il messicano, parlare con Newey è come parlare con un altro pilota.

“Sono rimasto molto impressionato nel vederlo con il suo tecnigrafo. È fantastico. Ogni volta che passi, disegna qualcosa. Anche il modo in cui ti parla come pilota è particolare. Sa realmente di cosa sta parlando, è come parlare con un altro pilota”.

Un elogio non scontato, dato che per il britannico la posizione del pilota ha sempre avuto un ruolo ‘marginale’ nella progettazione delle vetture. Non è un caso che spesso gli abitacoli delle sue macchine risultino angusti lasciando poco spazio a chi guida