Perez: “Ho apprezzato davvero tanto la franchezza di Albon”

Perez, ho apprezzato tanto la franchezza di Albon

Credits: Red Bull Content Pool

Per Sergio Perez la franchezza di Albon è stata uno degli elementi fondamentali che lo hanno aiutato ad acclimatarsi nel box Red Bull

Se per ottenere la prima vittoria in carriera ha dovuto attendere ben dieci anni, Sergio Perez ci ha messo solo pochi mesi ad ottenere la seconda con la Red Bull. Nel caotico weekend azero il messicano è riuscito finalmente a riscattare un avvio di stagione claudicante condizionato da problemi di affidabilità. L’ex-pilota McLaren e Sauber era stato chiamato alla fine del 2020 per sostituire Alexander Albon, pilota anglo-tailandese proveniente dal Red Bull Junior Team. Eppure secondo Perez proprio la franchezza e la disponibilità di Albon sarebbero stati tra gli aiuti più preziosi ricevuti per affrontare questa nuova avventura.

“Credo siamo un ottimo team – ha dichiarato Perez ai microfoni di autosport.com – “Quello che ha fatto Max è stato incredibile da vedere. Avrebbe sicuramente meritato la vittoria, il suo è stato un weekend perfetto. E’ stato molto sfortunato, la vittoria era sua. Anche Alex sta svolgendo un lavoro egregio al simulatore e con gli ingegneri. Mi ricordo quando sono arrivato, non mi sarei mai aspettato di vederlo così aperto nei miei confronti. Mi ha spiegato tutte le sue difficoltà e il funzionamento della monoposto. E’ stato gentile sin dal primo giorno, lo apprezzo moltissimo, così come apprezzo lo sforzo che mette nel simulatore settimana dopo settimana”.

Grazie alla vittoria di Checo la Red Bull può almeno momentaneamente vantare il primo posto nella classifica costruttori. A proposito della leadership in Campionato, il trentunenne di Guadalajara sa quanto sia necessario restare con i piedi saldamente a terra. “Siamo solo alla sesta gara – spiega – “non è importante dove siamo adesso, ma dove saremo dopo aver tagliato il traguardo ad Abu Dhabi. Dobbiamo essere sicuri di continuare a dare il massimo cercando di massimizzare il potenziale offerto dalla vettura. La strada è lunga, sono stato in Formula 1 abbastanza tempo da capire che ancora tutto può succedere. Dobbiamo tenere ancora la testa bassa”.