Nuovi team in Formula 1: la storia infinita
Mohammed Ben Sulayem difende a spada tratta l’accesso alla Formula 1 di nuove scuderie, trovando una soluzione a ognuna delle perplessità avanzate
Che la Formula 1 stia guardando sempre più allo spettacolo nel motorsport, è ormai chiaro. Nel corso di questa prima parte di stagione sono state diverse le polemiche che si sono susseguite l’una dopo l’altra. A volte hanno interessato le decisioni della FIA, che sembra aver dimenticato che cosa significhi correre in Formula 1 e quanto la sicurezza sia importante. In altre occasioni, a essere messi sotto la lente di ingrandimento, sono stati i nuovi potenziali team che hanno iniziato a strizzare l’occhio al Circus, per entrare a far parte della line up a partire dal 2025.
Tra i nomi possiamo ricordare Andretti-Cadillac, Hitech, Formula Equal di Craig Pollock e LKY SUNZ. Tuttavia, non tutti si sono detti entusiasti di queste probabili new entry, primo su tutti Stefano Domenicali. Il CEO della Formula 1 si è detto scettico sulla necessità di espandere il numero di scuderie e ritiene che gli attuali 10 team schierati sulla griglia di partenza siano più che sufficienti. Analogamente, le stesse scuderie hanno espresso perplessità nei confronti di un ampliamento così sostanzioso delle vetture.
PAROLA AL PRESIDENTE DELLA FIA
Di altra opinione, però, si è detto Mohammed Ben Sulayem. Il presidente della FIA è sembrato indifferente a queste opposizioni e ha difeso a spada tratta le decisioni della Federazione. In un’intervista rilasciata per Motorsport-Total, ha dichiarato: “Abbiamo un contratto che dice che possiamo avere fino a 12 squadre. Quindi non viene infranta nessuna regola. Al contrario, le stiamo rispettando. La FIA ha il compito di esaminare tutte le richieste, e lo abbiamo fatto. Manifestare questo tipo di interesse era la cosa giusta da fare. So che alcune squadre non sono felici, ma penso sia perché guardano all’impatto finanziario che potrebbero subire“.
Questo perché, secondo quanto specificato da Ben Sulayem, i nuovi team entranti potrebbero decidere di accedere al Circus con una nuova scuderia oppure di acquistare una scuderia già esistente. Una decisione che, però, non dipende dalla Federazione. Di conseguenza, sembra che la FIA sia piuttosto decisa a portare avanti questa nuova evoluzione della Formula 1, nonostante le perplessità avanzate da più di uno dei protagonisti del Circus. Al momento, tutti rimangono con il fiato sospeso in attesa di una decisione definitiva.
Decisione che, stando a quanto dichiarato dal presidente della FIA, potrebbe arrivare a stretto giro. Inizialmente, infatti, la scadenza originaria per la valutazione delle candidature avrebbe dovuto essere la fine del mese di Giugno. Nell’ottica di condurre un’analisi approfondita, la FIA ha deciso di posticipare questa deadline. La decisione ufficiale potrebbe però arrivare dopo la pausa estiva.
“Abbiamo esteso la scadenza perché alcuni team hanno richiesto un po’ più di tempo. E non vogliamo escluderli. Dobbiamo essere flessibili. Non abbiamo ancora finito, dobbiamo essere molto attenti per prendere una decisione. È un processo lungo e non mi piace essere affrettato, perché la decisione dovrà essere molto chiara“, ha sottolineato Ben Sulayem.
FORMULA 1, COME SI SCEGLIE UN NUOVO TEAM?
Naturalmente le dichiarazioni rilasciate da Mohammed Ben Sulayem hanno attirato l’attenzione dei più curiosi. Viene da chiedersi, infatti, quali siano i criteri sulla base dei quali un team può essere accolto o meno all’interno della categoria regina del motorsport. Su questo fronte entrano in gioco due fattori principali: da un lato la capacità tecnica del nuovo team, dall’altro la capacità commerciale. In particolare, l’aspetto critico riguarda la tassa anti-diluizione, che dovrebbe essere pagata dai team per compensare eventuali perdite dei proventi dei diritti commerciali.
Questa tassa al momento ammonta a 200 milioni di dollari, cifra che potrebbe aumentare fino a raggiungere il triplo del valore. A questo punto, se uno dei nuovi team dovesse essere scartato perché non capace di sostenere questa spesa, ci sono alcuni aspetti legali che potrebbero complicare le cose. “Se uno dei team ci portasse in tribunale? Certo, possono farlo se diciamo loro di no“, ha sottolineato il presidente FIA. “Non è una mia decisione. Io sto solo seguendo le regole“.
Ma le criticità non si fermano qui. Alcuni hanno sollevato anche la necessità di ampliare i garage ai box, che in alcuni circuiti sono molto limitati e non avrebbero spazio sufficiente per accogliere le nuove scuderie. Allo stesso modo, avendo più di 20 vetture in pista, potrebbero emergere anche problemi di sicurezza. Tuttavia, Ben Sulayem ha risposto in modo molto laconico a questa osservazione: “Stiamo già gestendo un’undicesima scuderia per colpa di Hollywood“, riferendosi alle riprese che Brad Pitt sta portando avanti in questi mesi. “I circuiti non sono stati modificati. La FIA è sempre in contatto con i tracciati per trovare modi costanti per migliorare“.
Del resto, ha poi concluso Ben Sulayem, purtroppo i regolamenti non andranno mai bene per tutti e non ci sarà mai la possibilità di adattarli a seconda delle esigenze di ciascun team. “Erano tutti contenti del nuovo regolamento sulle Power Unit? No. Ma poi alla fine è andata bene. Tutti hanno firmato e di conseguenza i nuovi team si sono iscritti“, ha concluso. “Non posso infrangere le regole. Non sto dando idee a nessuno, ma se c’è una possibilità e abbiamo modo di approfondirla, dobbiamo farlo“.