Curiosità dalla F1Formula 1

Nei Motori 2026 la MGU-k sarà cellula di sicurezza del telaio

La riunione della F1 Commision nella giornata di martedì ha portato alla conferma delle nuove linee guida della prossima generazione di motori

È in azione il lavoro per lo studio dei motori 2026 che potranno raggiungere una potenza di mille cavalli con il cinquanta per cento di energia elettrica e con un carburante a zero emissioni.

È ormai ufficiale:I costruttori delle power unit 2026 sono all’opera per la nuova fase interesserà i motori delle monoposto. La fase di ricerca con i propulsori mono-cilindrici è da tempo conclusa e molti team stanno già iniziando la produzione delle parti per chiudere il primo dei 6 cilindri da mandare al banco prova.

Il regolamento tecnico delle power uniti 2026 è stato pubblicato dalla FIA il 20 giugno, a differenza di quello che riguarda la zona del telaio, priva di ogni direttiva. Nella nuova fase, la MGU-K non non sarà più collocata sotto alla bancata di destra come sull’attuale 6 cilindri, ma il motogeneratore dovrà obbligatoriamente trovare posto all’interno di una parte della scocca in prossimità della batteria, insieme all’elettronica di controllo CU-K e a tutti gli impianti ad alta tensione, con l’obiettivo di rendere le Formula 1 di nuova generazione più sicure, mettendo le parti delicate come quelle dell’ERS in aree più protette della monoposto.

Una nuova filosofia

Una scelta che sicuramente porterà i team a correre ai ripari,costringendo ogni gruppo di lavoro a rivedere il metodo precedentemente adottato. Con l’abolizione della MGU-H che uscirà di scena nel 2025, toccherà alla MGU-K convertire l’energia elettrica in energia meccanica e viceversa.

La MGU-K dovrà produrre quel 50 per cento di potenza elettrica stimata in 350 kW che equivalgono circa a 480 cavalli. Il motore endotermico invece, viene stimato per una potenza di circa 550 cavalli, per un totale di 1.030 cavalli. La massima potenza avverrà solo quando i due elementi della power unit sapranno erogare la massima energia.

Le complicazioni non mancano

Nella creazione della nuova fase in vista del 2026 iniziano a sorgere già alcune perplessità. La separazione fra l’ICE e la MGU-K ad esempio, che porterà i team a lavorare duro per ottenere batterie decisamente più forti

Infine , molto importante è l’aspetto dell’affidabilità dove il sistema di trasmissione della potenza elettrica all’albero motore dell’ICE sarà decisivo. Essa sarà sottoposta a ingenti sforzi che all’inizio potrebbero arrecare numerose rotture nelle monoposto, che porterà i team a un duro lavoro.

Valeria Caravella

La formula 1 è sempre stata una costante nella mia vita, sin da quando la guardavo a cavalcioni sulle gambe del mio papà. Ad oggi c'è la sto mettendo tutta per rendere la mia passione, il mio lavoro.

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