Michela Cerruti in ESCLUSIVA: “La Formula 1 di oggi mi piace. GP in Australia? Insensato tardare il rinvio”

cerruti intervista 2020

Credits: Michela Cerruti Twitter

Michela Cerruti in esclusiva a F1World.it, la donna italiana che ha dimostrato di essere tra le più veloci al mondo

Michela Cerruti è l’unica pilota donna ad aver vinto almeno una gara in tutte le categorie in cui ha corso, ottenendo successi in Turismo, Gran Turismo e Formula. Team manager Alfa Romeo per la categoria WTCR di Alfa Romeo, l’atleta romana ha preso a carico un nuovo progetto sempre con la casa di Romeo Ferraris, l’ETCR. Michela Cerruti ci ha rilasciato un’intervista nella quale abbiamo trattato molti temi: dal suo passato al suo futuro nel motorsport, passando per qualche commento sulla Formula 1 attuale.

Michela, partirei dall’attuale situazione di Pandemia che sta vivendo non solo l’Italia, ma il mondo intero. Ritieni sia stato giusto fermare ogni competizione?

“Assolutamente! Onestamente mi ha anche stupita che abbiano permesso a tutta quella gente di andare in Australia. Era evidente che non si sarebbe corso e che non era il caso di correre. Non ho mai pensato che la Formula 1 si potesse disputare, secondo me andava fermata anche prima. Condivido lo stop di tutti gli sport.”

DOPO IL WTCR ORA UNA NUOVA SCOMMESSA: L’ETCR

Sappiamo che tu sarai in prima linea nel nuovo progetto ETCR con Alfa Romeo, ci puoi dire com’è nato e come sta evolvendo?

“Sta andando bene, ovviamente non facendo conto della situazione attuale. Siamo tra i primissimi ad aver abbracciato da subito il progetto incominciando con la costruzione della macchina. E’ sicuramente il progetto più impegnativo che abbiamo affrontato fino a ora come azienda. Come al solito ci troviamo a fare i conti con case automobilistiche più grandi e con più risorse di noi, ma il progetto è molto interessante e siamo sicuri che verrà fuori una macchina bellissima! Non vediamo l’ora che questa situazione finisca e di poterla mettere in pista.”

Ci sono novità riguardo alla lineup?

“La situazione è ancora molto incerta. Ho già avuto contatti con qualcuno ma ora è andato un po’ tutto in stand-by. Il focus è di avere almeno la presenza di uno o due piloti italiani. Stiamo sondando anche il mercato piloti nordeuropeo, in quanto lì il mercato dell’elettrico è molto avanti e si legano eventualmente anche ad aziende interessate a sponsorizzare. Come in tutti gli altri campionati cerchiamo partner, sponsor.”

UN GROSSO RIMPIANTO: NON AVER CORSO LA 24 ORE DI LE MANS

Passando a quella che è stata la tua carriera in pista, sappiamo che è stata costellata di record e grandi traguardi. Puoi dirci quale risultato ti rende più orgogliosa avere raggiunto? Ed eventualmente se nutri qualche rimpianto…

“I rimpianti sono tanti! (ride, n.d.r.) La cosa che mi rende unica quanto donna è l’essere riuscita a vincere una gara in tutte le categorie in cui ho gareggiato. Il più grande rimpianto è il non essere riuscita a correre una 24 Ore di Le Mans, specialmente avendo sempre avuto la passione per le gare di durata. Ho fatto SPA e Nurburgring ma non Le Mans. Il mio sogno sarebbe stato quello di vincere una 24 Ore.”

Tu hai guidato moltissime vetture, qual è quella che ti ha affascinato di più?

“Io ho guidato sempre vetture molto diverse e mi sono divertita a guidare tutto ciò che ho guidato. Le vetture formula sono quelle che causano più dolore fisico e sicuramente la vittoria nell’ Auto GP è stato il caso. La macchina che mi ha dato più gusto e che probabilmente ho guidato anche più a lungo era la (BMW n.d.r.) Z4 GT3. E’ ancora una macchina favolosa, pur avendo fatto il suo tempo.”

Vetture formula o macchine a ruote coperte, cosa sceglieresti?

“Andrò contro a molti ma io ho preferito le ruote coperte. Anche nel TCR mi sono divertita, è una tipologia di gara che amo di più, forse perché permette di avere più corpo a corpo.”

ANCORA ALFA ROMEO NEL FUTURO DI MICHELA CERRUTI

Obiettivi futuri all’interno del motorsport?

“Da quando ho cambiato ruolo mi sono subito trovata in due progetti importanti. Quando ho smesso definitivamente di correre è arrivata questa occasione nel WTCR come team manager, come parte più aziendale per quanto riguarda Romeo Ferraris ed è stato già qualcosa di molto importante. Essendo nel settore del turismo oggi non c’è nulla di più importante del WTCR. E’ stata per me un’esperienza molto formativa in questo ruolo.”

“Oggi c’è l’ETCR, un altro step importante, in quanto abbracciare il mondo dell’elettrico è un qualcosa di necessario visto la direzione verso la quale il mondo sta andando. L’obiettivo sia come squadra che come azienda è di avere un giorno una collaborazione con una casa automobilistica importante. Il nostro grande obiettivo sarebbe quello di lavorare a stretto contatto con una casa automobilistica.”

FORMULA 1 CHE VERRA’: SERVE UNA NUOVA CURA?

Passando alla Formula 1, secondo te cosa servirebbe per migliorare la competizione e al contrario cosa sta funzionando?

“La Formula 1 sta già dando un ottimo spettacolo. L’anno scorso è stato un bellissimo campionato. E’ sempre stato un gioco tra forze molto grosse e realtà minori. Chiaramente per chi guarda una gara la cosa più bella sarebbe quella di avere venti vetture tutte allo stesso livello per avere più suspense. Oggi solitamente si parte con due forze che potrebbero contendersi il titolo, con una terza che recita il ruolo di outsider nel corso della stagione.”

“La direzione è quella è quella di limitare il budget in modo da permettere alle squadre con meno risorse di raggiungere il livello dei più grandi. Dall’altra parte trovo che questo appartenga alla natura della Formula 1. Chi ha possibilità di essere più forte è anche giusto che lo sia. Trovare il compromesso di “piacere al popolo” e mantenere l’essere della Formula 1 a volte non è così facile.”

“Detto questo a me la Formula 1 di oggi piace. Forse quel che manca sono più piloti con una personalità forte. La tendenza è di avere piloti più uniformati. Servirebbero più piloti come Hamilton, Vettel, Raikkonen, Ricciardo. Secondo me i piloti fanno molto i campionati.”

Ti chiedo un tuo commento riguardo al teatrino prima di decidere l’annullamento del Gran Premio di Australia

“Non ho trovata logica la partenza verso il Gran Premio. Permettere di partire e lasciare all’ultimo prendere questa decisione l’ho trovato insensato. Se oggi esistono contagi all’interno del Circus della Formula 1 forse esistono anche per questa ragione. Si poteva guardare gli esempi di MotoGP e calcio. Mentre gli atleti facevano campagne sullo stare a casa, la Formula 1 e migliaia di persona viaggiavano verso l’Australia. Vedendola da fuori credo che nessuno pensasse che si corresse veramente il GP. Non sono stati propriamente tempestivi.”