Mercedes pensa già al 2023? Hamilton risponde

Mercedes pensa già al 2023 Hamilton risponde

Credits: Mercedes AMG Petronas, press Area

Nemmeno questa volta la Mercedes ha soddisfatto pienamente. Il quinto e l’ottavo posto di Monaco lasciano spazio a parecchi dubbi

Dopo l’ottavo titolo iridato conquistato la passata stagione, certamente Mercedes non si aspettava che, dopo sette gare disputate fino a oggi, si ritrovasse a lottare per la quinta/sesta posizione in griglia. Non che sia un risultato poco onorevole, ma certamente non quello a cui auspicava un team che detiene il record di campionati vinti consecutivamente. E fa ancora più male se, proprio in occasione dei test, il temerario design privo di pance della W13 lasciava sperare in un grandissimo vantaggio sugli avversari; cosa che, evidentemente, non è accaduta.

Tra porpoising, problemi di surriscaldamento, bilanciamento e aerodinamica, le Frecce d’Argento si ritrovano ora, e chi lo avrebbe mai detto, a pensare al futuro con un po’ di preoccupazione, magari buttando un occhio sul progetto dell’anno prossimo, per portarsi avanti. In tanti hanno ipotizzato che gli uomini di Brackley potessero effettivamente lasciare correre la stagione attuale per investire denaro ed energie sul 2023, mettendo così in cantiere una vettura competitiva e affidabile. Ma c’è chi non è affatto d’accordo, e addirittura è convinto che ciò sarebbe controproducente.

Hamilton critico con la W13: “Tante le cose che non vorrei di questa monoposto l’anno prossimo”

Reduce da un ottavo piazzamento a Monaco, Hamilton è stato critico con la sua W13, che sembra avere caratteristiche che il campione inglese proprio non tollera. Che sia ora di pensare al prossimo anno? Lui ha risposto così: “Non ci ho davvero pensato. Credo che dobbiamo prima scoprire cosa c’è che non va in questa monoposto prima di farne un’altra. Se iniziassimo a lavorare su un’altra vettura, potremmo facilmente sbagliarci“, ha dichiarato Lewis a Race Fans, “Quindi penso che si tratti di tenere questo aspetto completamente sotto controllo, qualcosa che non abbiamo ancora fatto e che ci darà una linea guida su dove andare. Ci sono sicuramente molte cose che non vorrei di questa macchina in quella del prossimo anno“, ha aggiunto il sette volte campione del mondo.

Nonostante abbia conquistato il quinto posto, anche il giovane George Russell si è lamentato molto della vettura durante tutto il weekend monegasco. Il TP Mercedes, Toto Wolff, spiega però che i problemi riscontrati nel Principato non avevano a che fare con il porpoising, ma più con la rigidità della vettura: “Penso che l’effetto porpoising non ci sia stato. Abbiamo del bottoming (fenomeno che porta la vettura a toccare eccessivamente l’asfalto, soprattutto sui rettilinei e ad alte velocità, ndr). Toccavamo l’asfalto in modo diverso; l’auto è troppo rigida, troppo bassa. La distanza dai rivali era la stessa delle qualifiche di Barcellona, ​​quindi, probabilmente, la posizione ottenuta ci dà un’immagine realistica del nostro valore attuale. La vettura è buona per finire quinta e sesta e Norris ci ha battuto, ma non dobbiamo aspettarci miracoli, soprattutto da Monaco“, ha sottolineato il manager austriaco.