Wolff: "Auto più lente nel 2021"

Credits: Mercedes Press Area

La Mercedes esclude di motorizzare Red Bull e AlphaTauri dal 2022. Toto Wolff afferma che motorizzano già troppi team e non possono aggiungerne altri

L’addio di Honda dopo il 2021 è una delle novità dell’anno. I giapponesi hanno deciso di lasciare la Formula 1 e destinare le proprie risorse alla produzione di veicoli a emissioni zero. Questo lascia Red Bull e AlphaTauri senza motorizzazione dal 2022 e quindi alla ricerca di un motorista. Questo è stato uno degli argomenti principali della conferenza stampa dei team inerente al Gran Premio dell’Eifel. Se nessun nuovo motorista entrerà in Formula 1, cosa che non è prevista a causa dei costi elevati e della crisi economica globale, il team di Milton Keynes dovrà scegliere tra Mercedes, Ferrari e Renault. Ma Mercedes già esclude di poter motorizzare anche Red Bull.

WOLFF ESCLUDE DI POTER MOTORIZZARE L’INTERA GRIGLIA

La Mercedes motorizza due team oltre se stessa: Racing Point e Williams. La Ferrari motorizza Alfa Romeo e Haas oltre a se stessa e la Renault attualmente motorizza la McLaren. Nel 2021 però il team di Woking sarà motorizzato dalla Mercedes. “Il motivo principale è che forniamo già motori a quattro team. Non possiamo fornire motori all’intera griglia, semplicemente perché non abbiamo le capacità per farlo” dichiara Wolff alla conferenza stampa del venerdì dei team principal al Nurburgring.

La Renault è stata disponibile a offrire loro un motore, anche se Abiteboul crede che non siano l’opzione preferita della Red Bull dopo aver chiuso la partnership con loro nel 2018. “Immagino che non abbiano un piano A o B. Mi auguro di essere da qualche parte in fondo alla loro lista” afferma Abiteboul. Infine, Mattia Binotto lascia la decisione nelle mani del team di Milton Keynes e non chiude possibili porte. “Non ci abbiamo ancora pensato, è qualcosa su cui dobbiamo studiare. Naturalmente sta alla Red Bull decidere cosa vuole, devono chiedersi se vogliono unirsi a noi. Sono comunque una squadra solida, non ho dubbi su questo” conclude Binotto.