Mercedes imbattibile? Tutta colpa del motore…

Nessuna novità in occasione delle prime due sessioni di libere a Melbourne. La Mercedes si è mostrata come la monoposto da battere, la Ferrari è appena dietro alla coppia delle Frecce d’Argento, la Red Bull ha recuperato: i tre lati del triangolo della Formula 1. A differenza di quanto visto negli ultimi anni, la stagione si apre nell’incertezza più totale senza un nome del vincitore finale. Tutta colpa del motore, di quel V6 Turbo fortemente voluto dalla Federazione Internazionale e in particolar modo da Jean Todt. Un propulsore piccolo, con il turbo integrato elettronicamente con altri due motori elettrici per il recupero di energia. Un congegno caldamente osteggiato da Bernie Ecclestone.

Dopo aver visto quanto successo in occasione dei test pre-campionato e delle libere 1 e 2 all’Albert Park, la Mercedes e i suoi piloti sono i veri favoriti del 2014. Lewis Hamilton e Nico Rosberg hanno a disposizione quella che si è rivelata in assoluto come la vettura più veloce e forse, anche quella più affidabile. La Red Bull, nonostante il tunnel nel quale sembrava essere caduta durante l’inverno, ha lavorato sodo e ha recuperato. Non sarà la monoposto degli anni passati, ma dall’aver assaggiato nemmeno 100 chilometri di pista probabilmente potrà lottare per il podio. È la prima volta che la Red Bull si trova davanti a un bivio, dal 2010: la scuderia di Milton Keynes non inizia il campionato col titolo di favorita. Il vero problema della RB10 è dovuto alla Renault, al propulsore della casa francese.

La fortuna della Ferrari e della Mercedes starebbe proprio in questo punto: l’azienda italiana e tedesca hanno costruito un telaio e un motore di pari passo, in modo che potessero integrarsi perfettamente, cosa che non ha potuto fare la Red Bull. Le ambizioni del disegno di Newey sono state troppo eccessive se comparate a un progetto complicato come quello del 2014 ma l’ingegnere inglese, nonostante tutto, potrebbe rivelarsi come la luce di speranza di Vettel & co in attesa del proseguio di stagione.

E la Ferrari? I segnali arrivati fin ora da questo punto di vista sono incoraggianti e l’affidabilità sarà l’elemento chiave per il mondiale. C’è ottimismo, ma non troppo: in quel di Maranello, i motori li sanno fare, il propulsore è praticamente uno dei cavalli di battaglia della Rossa e, nonostante i buoni tempi ottenuti da Alonso e Raikkonen già nei test, la paura è che quelli della Mercedes vadano meglio, troppo. È tutta questione di investimento: a Stoccarda si sarebbe speso molto più che a Maranello, tanto da arrivare a mettere in piedi una solo ed esclusivamente attiva per realizzare le power unit, grossa oltre quattro volte quella della Ferrari. Ogni pronostico è rimandato a domani, ore 07.00 per la sessione di qualifica.