Mercedes, attenzione a una W14 “piena di sorprese”

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Credit: Mercedes AMG Press Area

Tutto è pronto per il mondiale 2023 di Formula 1 e, anche se le domande sono tante, tante delle questioni riguardano proprio la Mercedes e la W14

Anche se nessuno dei piloti è riuscito, nemmeno un secondo, a mettere in difficoltà Max Verstappen, la Mercedes è riuscita a cucire una pezza sulla sua stagione. Tenendo conto di come l’annata era partita, George Russell, alla sua prima grande occasione con un top team, ha chiuso il campionato a 275 punti, fermandosi in quarta posizione alle spalle dei piloti Red Bull e di Charles Leclerc. Un risultato che nessuno in casa Mercedes sperava guardando alle prime gare del 2022.

Grazie a questa ottimistica iniezione di fiducia tutti gli occhi sono puntati al 2023. Stando alle prime indiscrezioni rilasciate da Toto Wolff, Team Principal della Mercedes, ai colleghi di PlanetF1, la W14 si mostrerà come una monoposto “piena di sorprese che difficilmente saranno apprezzate“. Quindi scenderà in pista una vettura apparentemente simile a quella del 2022 ma molto diversa.

I grattacapi del 2022 sono un lontano ricordo per la Mercedes?

A causa della profonda modifica dei regolamenti entrata in vigore lo scorso anno, è probabile che la W14 condividerà almeno alcune caratteristiche estetiche con la W13. Ma solo all’esterno: “Quando l’ho vista in galleria del vento ho pensato potesse trattarsi della monoposto 2022. Mi hanno assicurato che, anche se sopra sembra che niente sia cambiato sotto è molto diversa. Si sta parlando di flussi d’aria, ridistribuzione del peso e mappa aerodinamica“.

Wolff ha sottolineato che nessuno dei problemi che si è trascinato al W13 nel corso del mondiale 2022 di Formula 1 è stato trasferito sulla W14.

Nel corso dell’inverno, abbiamo compreso maggiormente quali fossero i fattori che ci hanno creato dei grattacapi nel corso della passata stagione. È stato un po’ come sbucciare una cipolla – ha spiegato – Siamo riusciti a capire i motivi per i quali la nostra vettura non andasse come ci aspettassimo dopo aver sollevato strato dopo strato.
Per quanto riguarda alcuni tracciati abbiamo trovato una correlazione. Ora, se nel corso dell’inverno riuscissimo a risolvere tutti i problemi, potremmo offrire ai nostri piloti una piattaforma stabile dalla quale iniziare lo sviluppo vero e proprio“, ha concluso.