Marko: “Racing Point e Mercedes sono entrambe colpevoli”

Marko: "Kvyat sotto le nostre aspettative"

Credits: Red Bull press area

Helmut Marko ha commentato ancora una volta le polemiche che circondano la Racing Point RP20, penalizzata dalla FIA per aver copiato i progetti della Mercedes

Helmut Marko è tornato a commentare la sentenza sulla FIA sulle polemiche che hanno coinvolto la Racing Point in questa prima parte di stagione. Al dirigente austriaco la decisione presa non sta bene, perchè ritiene che anche la Mercedes ha commesso un’irregolarità.

Nello specifico, la Racing Point è stata multata di 400mila euro e ha perso i punti conquistati nel GP di Stiria. Ciononostante, la Racing Point potrà continuare a usare la RP20 così com’è, essendo una vettura nel complesso a norma di regolamento. Infatti la violazione riguarda il regolamento sportivo, e non quello tecnico.

La Federazione ha stabilito che la presa d’aria dei freni è stata sì costruita nella factory della Racing Point, ma progettata in quella della Mercedes, che quindi deteneva la proprietà intellettuale sull’utilizzo del componente. Questa è la ragione per cui si è deciso di punire il team di proprietà di Lawrence Stroll

Tuttavia, la sentenza ha spaccato il paddock. Se da una parte Racing Point è convinta di non aver fatto nulla di sbagliato, molti team hanno deciso di appellarsi. E anche chi non lo ha fatto, come la Red Bull che ha preferito tenersi in una posizione neutrale, adesso mette in dubbio la decisione presa nelle parole di Helmut Marko.

MARKO SI ASPETTA DEI CHIARIMENTI, E TORNA AD ATTACCARE FERRARI

Ci aspettiamo un chiarimento su cosa è consentito e cosa no, senza che ci siano troppe zone d’ombra nei regolamenti. Non è comprensibile che una squadra venga penalizzata ma continui ad utilizzare le stesse componenti che l’hanno portata a ricevere quella stessa sanzione”, ha detto Marko ai microfoni  di Speedweek.com

“Per noi è chiaro: non si può copiare. Ma non si possono neppure diffondere le proprie informazioni ad un team avversario, ed è evidente che Mercedes lo ha fatto. Quindi sono colpevoli allo stesso modo. Per noi l’esito finale sarà decisivo perchè segnerà i rapporti di collaborazione tra Red Bull e AlphaTauri. Non ci siamo uniti alla protesta perchè si erano già impegnati due grandi team come Ferrari e Renault”, ha continuato Marko.

La controversia della Racing Point non è però l’unico tema sul quale Helmut Marko vuole delle risposte. Il 77enne austriaco ha infatti dichiarato che soltanto gli effetti della pandemia hanno fermato i rivali dal porre domande sul motore Ferrari della passata stagione. La scuderia di Maranello, infatti, era accusata di bypassare un sensore FIA che consentiva di generare un maggior flusso di carburante e quindi molta più potenza.

Nell’inverno la Scuderia ha stipulato un accordo segreto con la Federazione per risolvere la questione, e da quel momento le sue prestazioni sono peggiorate sensibilmente. Un accordo che i team rivali, Red Bull compresa, adesso vogliono conoscere. Marko è convinto che l’attuale forma della squadra italiana stia dando peso alle accuse ricevute nel corso della passata stagione, rilanciate proprio da Max Verstappen dopo la gara di Austin.

Gli attuali tempi sul giro della Ferrari, che sono ben al di sotto dell’anno precedente, dicono tutto. La faccenda è passata in sordina perchè durante l’inverno siamo stati tutti sconvolti dagli effetti della pandemia, ma anche quella è una questione su cui ci aspettiamo dei chiarimenti.”, ha quindi concluso.