Licenziato per un tweet, Samson si sfoga: «Lotus=Putin, la gente deve saperlo» 17 Giugno 2014 Beatrice Zamuner Negli ultimi anni i social network sono divenuti molto influenti anche sulla continuazione di una carriera: ne è l’ennesimo esempio Stephane Samson, la brillante mente autrice degli irriverenti ed umoristici tweet del team Lotus. Alcuni lo ricorderanno e altri no, ma il tweet incriminato è stato caricato sul profilo ufficiale della Lotus il 7 febbraio 2014 , in occasione delle Olimpiadi invernali in Russia. Il tweet includeva un messaggio di supporto agli atleti partecipanti ai giochi olimpici allegato alla foto di un bacio tra due uomini. Tutto ciò è stato prontamente rimosso poiché ritenuto una “pubblicazione non autorizzata”, in contrasto con le controverse leggi a sfavore della propaganda gay promulgate in Russia, patria di Genii Capital, fondo finanziario della Lotus. La questione è stata risollevata tra domenica 15 e lunedì 16 giugno, quando Samson ha attaccato il team di Enstone con un tweet così avvertendo i 3600 followers: «Sono appena stato informato di essere stato licenziato a causa del mio tweet di supporto per gli atleti gay a Sochi. Lotus=Putin. Per favore ritwittate. La gente deve saperlo». L’ex Group Brand Director della Lotus ha inoltre incoraggiato i propri seguaci all’utilizzo dell‘hashtag #LotusAntiGay per renderlo un trend del giorno ma più tardi i tweet sono stati eliminati e un commento a riguardo è arrivato ben presto: «Scusate ragazzi, alcuni tweet sono dovuti sparire…ancora una volta!» Tags: 2014, Twitter