Lewis Hamilton firma anche il futuro Mercedes? Motore Ferrari osservato speciale
E alla fine Lewis Hamilton firma e scioglie la riserva. Almeno per chi come noi attendeva qualcosa che comunque era già nell’aria. Ma il dilatarsi dell’attesa, aveva fatto quasi pensare a un colpo di scena. E invece no
Lewis Hamilton firma al ribasso accettando le condizioni di Mercedes. Nel 2021, presumibilmente, supererà Schumacher con 8 titoli e lo raggiungerà anche nella classifica delle stagioni consecutive con almeno una vittoria (15). E poi? Il toto (non parliamo di Wolff…) futuro, è già iniziato. E c’è da scommettere che sarà il leitmotiv della nuova stagione.
MERCEDES, 2021 E OLTRE
Le parole del team principal Mercedes, sono più audaci di quanto si pensi. Ossia rivelano nuovi scenari, nell’immediato futuro, sia per il comparto Formula 1 che per il futuro della casa tedesca. “Il mondo finanziario di oggi è diverso da quello di poco tempo fa”, ha detto Wolff. E come dargli torto. Il segreto di Pulcinella, ossia un accordo raggiunto tempo fa ma ufficializzato solo questa settimana, porta in dote scelte che non riguardano solo Hamilton o la stella a tre punte. Il ritiro di Honda, andava già in questa direzione. C’è da riprogrammare un nuovo futuro, figlio della pandemia. Con scuderie che non sono solo l’espressione di diffusori, halo, mescole e aerodinamica. Ma anche l’espressione di una intera casa automobilistica, di aziende che devono fare i conti non certo con una recessione ma con una riprogettazione.
In questo senso va letta anche la situazione Hamilton. E di pari passo, l’elettrico. La Formula 1 trasformata in una Formula E? Tutto da vedere. I carburanti sempre più “verdi”, l’evoluzione della tecnologia generale traghettata sulle vetture da corsa. Una storia vecchia. Ma che oggi, forse, impone delle scelte: dunque, cosa faranno Mercedes e Lewis Hamilton dopo il 2021? Con la pancia piena di tanti trionfi, se ne andrà come accadde a fine anni Cinquanta per privilegiare la vendita delle proprie auto clienti? Wolff garantisce che ci sarà una line-up di piloti nel 2022 “e oltre”. Ma siamo curiosi di vedere se davvero sarà così. E non crediamo sarà la pancia piena a dettare le scelte, in un team continuamente affamato e strutturato per vincere sempre, anche rigenerandosi. E le nuove regole 2022, faranno il resto.
FERRARI, ANSIA MOTORE E CAMBIO
Chi ha la pancia talmente vuota da essersi dimenticato come si fa a vincere, è la Ferrari. In attesa di sapere cosa ne sarà del congelamento dei motori (si vota proprio oggi, 11 febbraio), non giungono bellissime notizie da Maranello. Il vernissage sulla macchina del 2018 di Sainz e Leclerc ha destato ansia da prestazione, desiderio di vedere la coppia di piloti più giovane in Ferrari dal 1968 che cosa sarà in grado di fare. Il motore è sul banco, ma non solo quello dove gira per il collaudo, ma anche quello di prova: una trentina di cavalli in più, necessità di adattarlo alla SF21 che verrà svelata nei test di inizio stagione, incognite normali ma che non svelano ancora buoni propositi per la Rossa.
Non sarà un motore completamente nuovo, dovuto anche alla stagione di transizione che andiamo ad affrontare, ma una evoluzione del precedente. Inoltre si accompagnano, in questi giorni di inizio lavori, alcuni problemi al cambio. La fame e la voglia di rivalsa dei ferraristi, non vuol certo essere soffocata da tutto ciò. Ma il gap da colmare è notevole, e occorre stare coi piedi per terra. Altre questioni, in ordine sparso: bentornate alle ore 14, il canonico orario della Formula 1. I dieci punti di Pino Allievi su “Autosprint” per ravvivare la Formula 1: c’è pure il ritorno delle “ombrelline”. Non ammazzano nessuno, e siamo d’accordo. Cerchiamo di prenderla con un po’ di filosofia. E da ultimo, per cortesia, niente “Sprint Race”. Non peggioriamo ulteriormente qualcosa che ha necessità di invertire la rotta e di non sprofondare sempre più nel disinteresse e nella noia.