L’età non smorza la fame: Alonso si racconta

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Credits: Alpine Twitter

Passano gli anni, ma Alonso ha sempre fame di successi: l’età non è un limite, ma un vantaggio secondo l’asturiano, che non ha ancora intenzione di pensare al ritiro

Fernando Alonso è il pilota con più esperienza sulla griglia, nonché il più anziano. Nel 2023 prenderà parte alla propria 20esima stagione in Formula 1, cominciando una nuova avventura in una nuova scuderia: l’Aston Martin. Lo spagnolo afferma che sia la squadra giusta per lottare per il titolo in due o tre anni, scelta in quanto lui al momento non ha possibilità di correre per un top team. Quello che il pilota di Oviedo, però, racconta, è che il non essere immediatamente competitivo ad alti livelli non sia un problema in quanto lui, fino a quando ci sarà anche solo l’1% di possibilità di agguantare il titolo iridato, non intende lasciare il Circus. Oltre a questo, Alonso fa sapere come, secondo lui, l’avanzare dell’età sia solo un vantaggio.

Sete di mondiale

Amo quello che faccio. Naturalmente mi piacerebbe avere una macchina con cui competere per il titolo, ma non c’è posto per me”, ha dichiarato lo spagnolo ad Auto Motor und Sport. “Vedendo il mercato, Aston Martin è uno dei team che può raggiungere questo obiettivo in due o tre anni. Questo è importante alla mia età. Non sarò in giro per sempre. Finché ci sarà l’1% di possibilità di vincere di nuovo il titolo, continuerò ad andare avanti”. Alonso dunque è consapevole che la sua carriera non possa continuare all’infinito. Proprio per questo motivo, si è anche immaginato a vincere un mondiale in un ruolo diverso da quello del pilota, e la cosa lo renderebbe ugualmente orgoglioso.

E se non dovesse funzionare come pilota, allora forse in un ruolo al di fuori della macchina, se diventassimo campioni del mondo, anche questo mi darebbe soddisfazione perché potrei dire di aver contribuito a costruirlo”, ha detto. “Sono felice di entrare in un nuovo progetto e di portarlo al successo il prima possibile“. Quello che è chiaro è che il due volte campione del mondo sia assetato di successi, a prescindere da quale sia il suo ruolo nel conseguirli e che la possibilità di estendere il suo legame con il Circus dopo aver appeso il casco al chiodo non sia affatto remota.

L’esperienza porta grandi vantaggi

Nonostante tutto, il pilota di Oviedo resta per il momento un pilota di Formula 1, il più anziano in attività avendo compiuto quest’anno 41 anni. Oltre a questo, è anche il pilota dalla carriera più lunga di sempre, nonché colui che ha preso parte al maggior numero di Gran Premi, record ottenuto a Singapore, superando Kimi Raikkonen. Secondo Alonso, la sua età non sarebbe altro che un vantaggio per lui, in quanto l’esperienza ripaga sempre. Ho guidato in tutti i circuiti del calendario 17 volte, mentre alcuni dei miei compagni di squadra solo due volte. Non c’è abbastanza tempo di allenamento per compensare questo vantaggio” ha dichiarato lo spagnolo, continuando l’intervista.

La sua dichiarazione trova riscontro in quanto accaduto in Canada, quando Alonso ha conquistato la partenza in prima fila su una pista in condizioni bagnate. “Dalla mia esperienza posso trarre un’enorme banca dati. In Canada abbiamo fatto solo pochi giri sotto la pioggia prima delle qualifiche”, ha spiegato. Conosco bene il tracciato in caso di pioggia, ci avrò guidato cinque o sei volte su pista bagnata”.

L’età non può ovviamente avere esclusivamente lati positivi, ma l’unico “contro” che il pilota di Oviedo individua risiede nel fisico. A dire il vero, lo spagnolo non lo trova un grande svantaggio: “Se un giovane pilota dovesse superarvi all’ultimo giro di una gara fisicamente impegnativa perché più in forma, l’età sarebbe uno svantaggio. Ma questo non accade mai. Per il resto, l’età porta solo vantaggi termina l’asturiano.