Le parole di Domenicali e la rivoluzione della Formula 1

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Credit: formula1.com

Stefano Domenicali, in nome dello spettacolo, è pronto a portare avanti una rivoluzione in Formula 1. Ma si tratta di una buona idea?

Una vera e propria rivoluzione quella che Stefano Domenicali vuole mettere in atto in vista del futuro della Formula 1. Nell’ultima intervista rilasciata, prima del GP d’Italiano, hanno fatto scalpore le idee dell’ex Team Principal Ferrari, come la griglia invertita o i punti nelle prove libere. Domenicali spera che, con queste idee, si arrivi a lottare per il titolo mondiale sino all’ultimo GP.  Si può dire già dallo scorso anno, con le sprint race, si sia vista una prima forma di cambiamento. L’opinione dei tifosi, alle parole del CEO della Formula 1, è divisa in due. Se alcuni vedono in questi cambiamenti un miglioramento, altri pensano che le nuove idee portino ad uno snaturamento della F1.

Già dai tempi di Ecclestone, lo storico boss della Formula 1, si cercava di cambiare lo svolgimento dei week-end e delle gare in nome dello spettacolo. Idee come: l’extra pit stop per i vincitori delle gare e bagnare la pista prima dell’inizio delle gara. Quindi non è una novità che si voglia cambiare, attraverso nuovi regolamenti, la regina del motorsport. Ma perché si vuole ciò? Per prima cosa si vuole fare in modo che non ci siano domini di una scuderia verso le altre. Un’esempio è il cambio di regolamento avvenuto nel 2005, in quel periodo si veniva da cinque anni di dominio del binomio Ferrari-Schumacher. In quell’anno, grazie alla nuova direttiva sui pit stop, si vide una Ferrari che arrancava a differenza di Renault, che vincerà con Alonso il mondiale, e McLaren.

Il perché della griglia invertita

Domenicali ha parlato di griglia invertita, un’idea che già dal 2020 serpeggia per il paddock. Sul perché si voglia stravolgere, completamente, il week-end di gara è da rivedersi sulla possibilità di rimonta dei migliori piloti, cosi d’aumentare lo spettacolo e evitare gare dominate da un unico pilota. Ma dall’altra parte non si vede la necessita di prendere un formato utilizzato nelle categorie inferiori, Formula 2 e 3, e renderlo possibile nella massima serie. Perché se in F2 e F3 la griglia invertita serve a mostrare chi siano i migliori piloti , in F1 si andrebbe a eliminare i meriti dei piloti e delle scuderie.

Una Formula 1 che ricorda la Superbike

L’idea della sprint race non è una novità tra i maggiori campionati del motorsport, infatti è molto simile all’idea della superpole in Superbike. Le qualifiche, del campionato motociclistico delle derivate di serie,  si svolgono in modo simile ai week-end di sprint race della Formula 1, con la  griglia di partenza del sabato decisa il venerdì. Se un tempo era la Formula 1 ad esser fonte d’ispirazione per gli altri campionati motoristici, venendo sopranominata regina del motorsport per questo, ora la situazione è completamente diversa. Questo fa domandare ai tifosi di tutto il mondo se il circus ha perso lo splendore di un tempo.