La Germania strapazza il Brasile: lo specchio della realtà sportiva

La Germania ha strapazzato il Brasile. Una pesantissima sconfitta contro i padroni di casa, umiliati all’inverosimile. 7-1 per i tedeschi che così hanno strappato il pass per la finale di Rio, che giocheranno o contro l’Olanda o contro l’Argentina, consci della loro forza di squadra. Il Brasile è affondato sul campo ma ora rischia di farlo anche fuori visto che nel Paese si prospetta un calo vorticoso in termini d’immagine e d’economia anche se è ancora presto per capire con precisione l’entità delle ripercussioni della disfatta. Una Waterloo di proporzioni cosmiche, calcisticamente parlando, per i brasiliani. E senza precedenti. E penserete: che cosa centra tutto ciò con la Formula 1? Centra eccome! Ieri lo hanno cantato davanti alla porta di Brandeburgo, Deutschland über Alles. Non è solo un inno nazionale è quello al quale ci sta abituando la Germania dello sport, soprattutto se parliamo di sport automobilistici.

In Formula 1 in particolar modo, i piloti tedeschi, soprattutto negli ultimi anni hanno fatto veramente fortuna. Dopo i titoli a ripetizione marchiati da Michael Schumacher, la Germania è tornata sul tetto del mondo con Sebastian Vettel che, dal 2010 al 2013, ha letteralmente monopolizzato la classe regina del Motorsport con 4 mondiali piloti e 4 costruttori, per la sua scuderia, la Red Bull, austriaca. E il dominio del 26enne di Heppenheim è stato infranto dal gruppo teutonico della Mercedes, da Stoccarda, che può contare non solo sulla velocità di Lewis Hamilton, ma anche sulla costanza di un connazionale come Nico Rosberg, tedesco che però ha quasi sempre vissuto la sua vita tra il Principato di Monaco e l’Italia.

Niente cambia se andiamo a mettere sotto la lente d’ingrandimento il campionato Endurance. Germania contro tutti anche lì! Dopo che le Frecce d’Argento spadroneggiano in Formula 1, a vincere per la tredicesima volta la 24 Ore di Le Mans è stata la casa dei Quattro Cerchi, l’Audi. In pista, così come nell’impianto economico/sociale della vecchia Europa. Mercedes e Audi fanno gara a sé, comandano e gli altri stanno a vedere. E lo spread della povera Italia dei motori non può fare altro se non che aumentare. Aumentare e sperare che il dominio dei teutonici possa arrestarsi. Presto.