La Formula 1 sogna il ritorno in Sud Africa e il bis negli USA

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La Formula 1, non si ferma mai, nonostante fabbriche, piloti e team sono in vacanza a godersi le Festività Natalizie. E proprio Bernie Ecclestone, torna a parlare, raccontando cosa ha in mente per i prossimi anni, e tra i desideri che il patron della Formula 1, c’è quello di tornare in Sud Africa, e di organizzare un secondo Gran Premio negli USA.

Storicamente, la Formula 1 ha già disputato Gran Premi in Sud Africa, con la prima edizione nel 1962 sul circuito di East London, nella provincia di Eastern Cape, e negli anni ’70 e ’80 quando il Circus si spostò sul Circuito di Kyalami (a 24 km a Nord di Johannesburg) ci fu un boom mediatico sull’evento, perché all’epoca c’era l’apartheid, e la Formula 1 rappresentava uno dei pochi sport a resistere in quel contesto. Poi, il Circus abbandonò il Paese nel 1985, per poi tornare nel 1992 e 1993, ma sfortunatamente i costi per ospitare la corsa erano troppo elevati e i proprietari del circuito di Kyalami, non avendo molti soldi per poter affrontare quelle spese, decidettero di salutare la Formula 1.

Bernie Ecclestone, nonostante il calendario della Formula 1 nei prossimi anni, sia colmo di appuntamenti, ammette che stia progettando il ritorno in Sud Africa: «Vogliamo avere una gara in Sud Africa, sarebbe bello tornare in quel paese, anche se difficile il ritorno a Kyalami, che ha subito grandi modifiche dopo l’acquisizione per 14 milioni di Euro da parte della Porsche».

Inoltre, il boss 84 enne dichiara, il piano di raddoppiare l’appuntamento negli Stati Uniti, che finora non ha riportato i suoi frutti, dopo il fallimento del progetto del New Jersey. «Gli americani nonostante già abbiano un Gran Premio, vorrebbero averne un’altro». Poi quasi come far ingelosire gli Statunitensi, loda la Russia, dicendo: «Abbiamo lavorato molto per il Gp di Russia, e l’organizzazione è stata perfetta, Super. Tutte le squadre sono state felici di correre in Russia e vogliono tornarci a correre. Magari altrove ci offrono più soldi, ma non è questo l’importante», ha così concluso Ecclestone.