La Force India è stata citata in tribunale

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Credit: Facebook Racing Point F1 Team

Uralkali, società russa produttrice ed esportatrice di fertilizzanti di potassio, ha avviato un’azione legale contro FRP Advisory, proprietari dell’ex team di Formula 1, Force India. La controversia legale risale alla mancata acquisizione della scuderia, in grave difficoltà economica, da parte della società guidata da Dmitry Mazepin nel 2018.

Lo scorso anno la Force India rischiò la bancarotta ma prima del Gran Premio d’Ungheria fu salvata da un consorzio di investitori guidato dall’uomo d’affari canadese, Lawrence Stroll. Per la stagione 2019, la squadra ha cambiato la propria dicitura in Racing Point F1 Team ed ha assicurato un posto da pilota a Lance Stroll, figlio del magnate.

Uralkali contesta quanto deciso da FRP Advisory, che aveva giudicato sfavorevole la proposta ricevuta dai russi. La compagnia chimica, quindi, nel 2020, citerà in giudizio gli amministratori della Force India per “sostanziali danni derivati da un trattamento pregiudizievole e iniquo.

L’azienda controllata da Mazepin sostiene che l’offerta fatta pervenire alla Force India sia stata la più alta tra tutte e ritiene che ci siano stati “travisamenti e mancata trasparenza da parte degli amministratori della scuderia. I dirigenti di Uralkali, infatti, hanno rivelato di aver elaborato un’offerta che variava “tra i £ 101,5 milioni e i £ 122 milioni. La proposta era stata inviata a FRP Advisory con l’intento di assicurare un futuro in F1 al team e avrebbe assicurato un “nuovo programma di investimenti nei futuri 5 anni per spianare la strada verso il successo in campionato.”

“Durante le trattative, Uralkali ha insistito per un processo equo e trasparente per garantire pari opportunità ad ogni offerente. In particolare, avevamo proposto di condurre le offerte mediante la presentazione di buste sigillate. Questa proposta, però, era stata rifutata. Abbiamo sempre sottolineato il nostro desiderio di portare trasparenza e stabilità aziendale e finanziaria alla Force India.

“Sulla base dei fatti che ci sono stati confermati, l’offerta accettata dagli amministratori di FRP Advisory è stata significamente inferiorie alla nostra, che avrebbe dovuto essere la vincitrice dell’appalto. Nonostante la generosa offerta di Uralkali, la migliore tra quelle sul tavolo, la Force India ha scelto di stipulare un accordo di esclusiva con un offerente inferiore. Per questo non abbiamo avuto altra scelta se non quella di avviare un procedimento e chiedere un risarcimento danni. Uralkali intende continuare con vigore le richieste presso l’Alta Corte di Londra.”