La crescita di Romain Grosjean
I tifosi di questo sport, quando si parla di SPA-Francorchamps, ricorderanno sicuramente, tra i tanti eventi che hanno fatto la storia di questo attesissimo appuntamento del campionato, l’incidente della pazza partenza dell’edizione 2012 causato da Romain Grosjean che dopo aver costretto Hamilton sull’erba, ormai fuori controllo, volò sulla scocca della F2012 numero 5 a pochi centimetri dalla testa di Fernando Alonso per poi finire la propria corsa in fondo alle barriere de ”La Source”.
Questo episodio, costò al franco-svizzero, oltre ad una multa salata anche la squalifica in vista del Gran Premio di Monza e soprattutto un’etichetta di ”Crasher” che ha rischiato di segnare per sempre la sua carriera.
Infatti questo episodio è solo uno dei tanti incidenti che hanno caratterizzato la sua stagione e sollevato non pochi dubbi, tanto che la riconferma passò agli occhi degli appassionati della Formula 1 più come una sorpresa che come un riconoscimento di alcuni acuti come la 3^ posizione nelle qualifiche di Melbourne, il primo podio in carriera come il terzo posto a Sakhir, il secondo posto a Montreal e di nuovo terzo a Budapest.
Il 2013 di Romain si apre con prestazioni sottotono, un terzo posto a Sakhir e 2 ritiri consecutivi, prima in Spagna e poi a Monaco dove all’uscita dal tunnel manca completamente il punto di frenata e tampona Ricciardo e proprio quest ultimo rigetta l’alfiere Lotus sotto le critiche che avevano segnato la sua stagione precedente. Stavolta la reazione è quella giusta e da metà campionato in avanti in pista si vede un Grosjean migliore, lontano dai guai e che a volte è stato in grado di battere il più blasonato compagno di squadra, Kimi Raikkonen ormai sulla strada del ritorno a Maranello. L’anno successivo, complice una grossa crisi finanziaria non va oltre 2 ottavi posti e quindi dovrà accontentarsi di un confronto interno vinto con Maldonado.
Ad oggi la macchina non è ai livelli del biennio 2012/’13, ma comunque ha ritrovato un po’ se stessa grazie alla nuova fornitura Mercedes e qualche buon piazzamento non è tardato ad arrivare. Quello di oggi è un podio tanto inatteso quanto comunque meritato per un pilota che finalmente scaccia i fantasmi di SPA 2012 e si allontana ancora più da quell’etichetta di cui si stava forgiando in passato. A volte i treni passano più di una volta e Romain questo l’ha capito sulla propria pelle, comprendendo prima i suoi sbagli e lavorando su se stesso è riuscito a raggiungere una maturità che lo mette al livello di altri talenti militanti in Formula 1.