Irraggiungibile RB19: è davvero merito del DRS?

Non è il DRS la chiave del successo della RB19

© Red Bull Press Area

Il DRS della RB19 sembra essere per tutti la chiave del suo successo: ma non è questa l’opinione del Circus

L’attenzione sulla RB19 si è concentrata principalmente sulla sua velocità massima e sull’efficacia del suo sistema DRS (Drag Reduction System). Mentre esistono diverse teorie sull’efficacia del DRS della Red Bull, le squadre rivali non si stanno focalizzando su questa specifica area. Piuttosto, c’è un consenso crescente sul fatto che l’efficienza dimostrata dal loro sistema DRS sia il risultato della genialità di altri aspetti del design della vettura, piuttosto che essere il fattore scatenante delle prestazioni di punta. Le squadre rivali stanno infatti concentrando la loro attenzione sul modo in cui l’RB19 riesce a mantenere una stabilità aerodinamica lungo tutto il circuito, garantendo un carico costante ai piloti.

Il direttore tecnico di Alpine, Matt Harman, ritiene che il DRS della Red Bull non sia così determinante come si potrebbe pensare. Afferma: “Non è qualcosa che cerchiamo di capire nel dettaglio“. Al contrario, è l’abilità della scuderia di Horner nel far funzionare la monoposto in modo ottimale che suscita ammirazione e ispirazione negli avversari. Juan Molina, responsabile dell’aerodinamica di Haas, ha evidenziato l’importanza di avere una struttura aerodinamica efficiente come quella della Red Bull, sostenendo che può portare a un vantaggio simile a quello ottenuto con la sospensione attiva.

Gli approcci dei Team

Pensiamo che se comprendi cosa fa la tua macchina, o dove vuoi posizionarla, e riesci a metterla lì, puoi ottenere risultati” dichiara Molina. “Probabilmente le squadre andranno in quella direzione e cercheranno di capire come abbassare la macchina il più possibile, riducendo il porpoising e quindi perfezionando le prestazioni da alte a basse velocità.” Le squadre rivali stanno quindi studiando il design della Red Bull per apprendere le sue soluzioni innovative e cercare di implementarle nei loro progetti futuri. La Mercedes presenterà un aggiornamento significativo al Gran Premio di Imola.

Le nuove caratteristiche anti-dive delle sospensioni anteriori potrebbero avere un ruolo critico nel miglioramento delle performance dei piloti Hamilton e Russell. Toto Wolff, Team Principal della Mercedes, ritiene che migliorare la stabilità e la prevedibilità della vettura potrebbe essere una risposta più impattante in termini di tempo sul giro rispetto al pacchetto aerodinamico. La performance complessiva delle vetture di Formula 1, e quindi la superiorità della RB19, è determinata da molti fattori, non solo dal DRS. Juan Molina di Haas afferma anche: “Il collegamento tra l’aerodinamica e la posizione della monoposto a terra diventa sempre più importante con l’evoluzione dei regolamenti.”

Dove si trova la prestazione?

La precisione di guida e la prevedibilità in pista di comportamento della vettura sono due fattori chiave del successo della Red Bull. I rivali sono quindi più interessati alla struttura meccanica della RB19, piuttosto che al suo sistema DRS. Anche il pilota della Red Bull Max Verstappen ha sottolineato: “Onestamente, non sono davvero sorpreso. Penso che per noi sia stato abbastanza simile all’anno scorso, e che che la nostra macchina sia abbastanza efficiente sui rettilinei. Vedo persone parlare di noi come se facessimo cose magiche o trucchi, ma non è così”.

La Red Bull si è dimostrata una fonte di ispirazione per le altre squadre e si prevede che molte di esse si muoveranno nella stessa direzione nel tentativo di migliorare le prestazioni delle proprie vetture. La sfida consiste nel collegare efficacemente l’aerodinamica con gli altri elementi della vettura e nel portare gli sviluppi in pista. Ottenere una monoposto dalla meccanica perfetta come quella della Red Bull è difficile, ma i rivali stanno lavorando per raggiungerli. In sintesi, le prestazioni complessive delle vetture dipendono da diversi fattori e la struttura complessiva delle monoposto è diventata sempre più importante. Ora la gara è scoprire non cosa fa Red Bull, ma come lo fa.

Elisabetta Bianco