Indagine Wolff, Horner prende la distanza dalle accuse
Ieri è scoppiata la polemica a seguito dell’accusa della FIA contro i coniugi Wolff: il team principal della Red Bull chiarisce la sua posizione in merito
La FIA ha recentemente avviato un’indagine contro Toto e Susie Wolff per un possibile conflitto di interessi tra i due. In quanto CEO della F1 Academy, Susie Wolff è infatti membro della FOM, la Formula One Management. Secondo le accuse, da questa posizione avrebbe accesso a informazioni riservate che potrebbe condividere con il marito, team principal della Mercedes.
Subito si è pensato che l’accusa fosse partita da uno dei team principal delle altre scuderie. Sembrerebbe infatti che uno degli elementi scatenanti sia stato un commento di Wolff in una riunione dei team principal, che si basava su informazioni riservate della FOM. Nella giornata di ieri, però, tutti i team hanno condiviso sui propri canali social un comunicato in cui si allontanavano dalle accuse conto i coniugi Wolff.
Team statement pic.twitter.com/OS1SQM6UzD
— Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) December 6, 2023
INDAGINE WOLFF: HORNER SORPRESO DALLE ACCUSE
Anche Christian Horner ha rilasciato delle dichiarazioni sul caso Wolff, secondo quanto riportato da Sky Sport. Il team principal della Red Bull si è definito sorpreso dalle accuse della FIA, e grande ammiratore del lavoro di Susie Wolff al timone della F1 Academy. “Abbiamo una grande rivalità in pista, ma non abbiamo sollevato un reclamo specifico nei confronti della Mercedes, né di Toto o di Susie, alla FIA.” ha affermato.
“La Red Bull è la scuderia che è stata maggiormente coinvolta con la F1 Academy sin dalla sua creazione. Al punto che tra le due squadre di proprietà della Red Bull iscriveremo tre vetture. Quindi abbiamo lavorato a stretto contatto con Susie, che ha fatto un ottimo lavoro alla F1 Academy.” ha aggiunto. “Siamo rimasti piuttosto sorpresi dalla dichiarazione della FIA. Ma certamente non è stata istigata, richiesta né innescata dalla Red Bull.” ha concluso Horner.