Incidente Fernando Alonso: un mistero senza verità

fernando-alonso-incidente-montmelò-senza-verità-001

Non pensiate male, leggendo il titolo. Sono passate ben oltre le 48 ore dal misterioso incidente del quale si è visto protagonista Fernando Alonso. Il pilota spagnolo, in occasione del suo ultimo giorno di test a Barcellona, è andato ad appoggiarsi con la sua McLaren Honda sul muretto della curva 3. Attraverso un comunicato stampa emesso ieri, il team di Woking ha affermato come l’incidente sia stato causato da «imprevedibili raffiche di vento presenti in quel momento in quel tratto del circuito», un fenomeno di natura atmosferica che avrebbe causato, anche l’incidente di Carlos Sainz JR. La McLaren ha sottolineato che sulla MP4-30 dello spagnolo non sono stati registrati guasti di natura meccanica di alcun tipo.

L’obiettivo del comunicato, era quello di rassicurare i tifosi anche sulle condizioni di salute di Fernando Alonso, ancora in ospedale, ma vigile e soprattutto che parla con la famiglia, gli amici e lo staff ospedaliero. Lo spagnolo è stato sottoposto a diversi esami clinici, tra cui una TAC e una risonanza magnetica, che avrebbero messo in luce come non sarebbero state evidenziate complicazioni. Nonostante ciò, Fernando è ancora sotto osservazione. Allora, viene da chiedersi, cosa è successo davvero a Fernando Alonso? Purtroppo, senza dati alla mano è impossibile dirlo. L’iberico non è un pivellino, appena arrivato in Formula 1, da farsi sorprendere da un improvviso vortice di vento, tale da deviare la sua traiettoria. Tutti i testimoni oculari, compreso lo stesso Vettel, hanno confermato che Fernando Alonso stava andando a una velocità relativamente bassa (100/150 km/h) e, stando alle immagini apparse su marca.com, l’unica cosa certa sembra essere l’incoscienza del pilota nel momento in cui i primi soccorsi sono giunti nel luogo dell’impatto.

Fernando Alonso, è stato richiamato all’appello dal marshall con un buffetto sul casco, non è uscito da solo dalla vettura ed è rimasto una decina di minuti nell’abitacolo, atteggiamento non usuale per un incidente di quell’impatto. È stato trovato in evidente stato confusionale, tanto da portare i medici che lo hanno soccorso, a sedarlo. Una delle spiegazioni più plausibili rimane quella che il pilota possa aver subito un malore tale da fargli perdere i sensi anche se ne resta ignota la causa. Si è parlato di attacco di panico, strano però per un pilota che è stato protagonista di botti di ben più importante entità (Brasile 2003 e Spa 2012 su tutti), epilessia, crisi d’ansia.

I fatti dicono che Fernando Alonso, nei suoi ultimi momenti di lucidità prima della momentanea perdita di conoscenza ha provato a frenare. Eppure, nonostante il ridicolo comunicato stampa, i tifosi sembrano essere d’accordo sul fatto che qualcosa è successo e quel qualcosa riguarda la monoposto altrimenti non si spiegherebbe l’enorme ritardo nella stesura del comunicato stampa che più che un bollettino informativo ha assunto i toni di un documento di difesa. Sono le 22.20 di martedì 24 febbraio. L’unica cosa certa è che Alonso è ancora in ospedale, nonostante apparentemente non abbia avuto danni fisici, con  i medici dell’ospedale General de Catalunya di Barcellona che non sono intenzionati a dimetterlo fino a quando il pilota non sentirà più alcun tipo di dolore, la famiglia sta provando a convincerlo a saltare l’ultima sessione di test, sempre al Montmelò, ma, nonostante il ricovero e la scossa alla colonna vertebrale, la voglia di tornare in macchina è troppa.

Eleonora Ottonello
@lapisinha