Imola, Selvatico:”Stiamo discutendo per un ritorno definitivo”
Il Presidente di Formula Imola si ritiene soddisfatto dell’inserimento in calendario del circuito del Santerno, e spera in una sua riconferma per il 2021
Con l’ultimo aggiornamento del calendario 2020 di Formula 1, saranno ben tre i circuiti italiani che ospiteranno un Gran Premio (Monza, Mugello ed Imola). Evento che molto probabilmente, non riaccadrà più. Questo ha creato un clima di grande fermento tra gli appassionati italiani, che non assistono ad una gara sul tracciato del Santerno dall’ultima edizione del Gran Premio di San Marino, svoltasi nel 2006. Anche il Presidente della società che gestisce l’Autodromo, Umberto Selvatico Estense, ha esternato la sua soddisfazione per il ritorno dello storico tracciato nella massima categoria automobilistica.
“Abbiamo cercato questo obbiettivo per molti anni“, ha dichiarato su Motorsport.com Selvatico. “Abbiamo parlato a lungo con i dirigenti della Formula 1 e ora abbiamo raggiunto l’obbiettivo che cercavamo di raggiungere”. Ha inoltre confessato che stanno discutendo con i vertici del Circus per l’inserimento in pianta stabile dell’Autodromo emiliano nel calendario:“Stiamo cercando di fare domanda per un opportunità per il prossimo anno, ma penso che ci sia ancora tutto da discutere dopo il GP di quest’anno. La nostra volontà è molto chiara, siamo guidati dalla passione“.
Ha poi affermato l’importanza di Imola per la Formula 1, dichiarando che questa opportunità si è avverata anche perché questa categoria ha bisogno di ritornare sui tracciati storici, puntando sulla passione degli fans. Selvatico spera in un rallentamento delle restrizioni a fine ottobre per consentire l’accesso al pubblico in occasione del GP dell’Emilia Romagna.
Penso che la nostra eredità sia così importante, che siamo così famosi per la Formula 1, che questa occasione si è avverata non solo per l’epidemia, ma anche perchè la F1 ha bisogno di ritornare sui circuiti storici […] Venerdì il nostro Ministro della Salute ha annunciato che probabilmente dopo settembre, ci sarà un’apertura da parte del Governo, per coinvolgere gli spettatori agli eventi” .
LA RIVALITA’ CON IL MUGELLO
La candidatura del Mugello ha fatto sorgere una sorta di rivalità tra i due Autodromi, prima che entrambi i circuiti venissero calendarizzati per la stagione in corso. Tuttavia, Selvatico minimizza qualsiasi competizione tra Imola e l’altro tracciato italiano che ospiterà invece il Gran Premio della Toscana l’11-13 settembre, in occasione della 1000esima gara della Ferrari.
“Abbiamo saputo dalla Formula 1 che stavano discutendo anche con il Mugello. Non è stata una vera competizione, ma abbiamo cercato di programmare al meglio insieme al Mugello. È vero che una prima opzione è stata una controparte con Monza, ma quando la Ferrari ha proposto la celebrazione della sua 1000esima gara, abbiamo discusso su come affrontare una sfida diversa“.
“Tre Gran Premi in Italia è qualcosa di epico, non credo che ricapiterà. La Regione ci ha supportato a questo scopo dall’inizio delle discussioni. Quest’anno hanno speso molti soldi per poter ospitare la MotoGP a Misano, quindi penso che questa situazione fosse possibile anche per noi grazie alla MotoGP”.
“NON ABBIAMO APPORTATO MODIFICHE AL TRACCIATO”
Il Presidente di Formula Imola ha poi affermato che non sono intervenuti per modificare il circuito. La FIA ha ritenuto sufficienti le condizioni dell’Autodromo:“Michele Masi (il direttore di gara) è venuto ad Imola per l’ispezione, ed è stato davvero sorpreso della nostra situazione“, ha detto.
“In questo momento non dobbiamo cambiare nulla. Dobbiamo migliorare alcuni dettagli, ma niente di molto importante. Non dobbiamo modificare i cordoli o le aree di scolo. Abbiamo solo apportato alcune modifiche mesi fa, all’area di deflusso dopo la curva Villenueve, e di questo la FIA ne è rimasta molto soddisfatta”. Per quanto riguarda il formato di due giorni, ha dichiarato “E’ qualcosa di nuovo. Mi hanno informato che vogliono provare questo nuovo formato ad Imola, e penso che possa adattarsi bene”.
Rosario Busacca