Horner: “Chiediamo proroga del nuovo regolamento al 2023”

Horner Verstappen

Credits: Red Bull Press Area

Il nuovo regolamento tecnico è già slittato di un anno, ma potrebbe vedere la luce ancor più tardi del 2022…

Continua a essere soggetto a cambiamenti improvvisi l’indirizzo regolamentare della F1 dell’immediato futuro. Con il Circus fermo almeno fino a giugno a causa del diffondersi dell’epidemia da Covid-19, le nuove monoposto che avrebbero dovuto fare il loro ingresso nel 2021 slitteranno al 2022. È inoltre notizia recente che lo sviluppo delle macchine di nuova generazione non sarà consentito durante il 2020, specie considerando le ripercussioni finanziarie negative che lo stop forzato sta esercitando sulle squadre più piccole.

Ma lo scenario potrebbe anche cambiare. Diversi team hanno infatti suggerito un’ulteriore proroga del nuovo regolamento tecnico al 2023, ossia tra tre stagioni. A farsene portavoce è il team principal Red Bull Chris Horner, che alla BBC ha prospettato questa soluzione: “Stiamo trattando per capire se c’è la possibilità di prorogare le nuove regole del 2022 di un ulteriore anno, perché sarebbe una follia affrontare il 2021 con il peso dei costi legati allo sviluppo delle nuove monoposto”

“Sembra esserci un ragionevole accordo tra i team, ma ovviamente necessitiamo della ratifica della FIA per posticipare ufficialmente le nuove regole, e dunque occuparci dello sviluppo delle nuove vetture solo nel 2022. Secondo Horner la ricetta è chiara: “Abbiamo bisogno di stabilità in questo momento. Qualsiasi modifica apportata sulla macchina in seguito a cambiamenti regolamentari comporta dei costi. E adesso spendere quei soldi per sviluppare nuove macchine è un gran controsenso. L’unico modo per abbassare i costi, o perlomeno tenerli costanti, è cercare di mantenere invariate le monoposto, senza dover andare incontro a spese per lo sviluppo. Se ad esempio congeleremo per il 60% lo sviluppo dello chassis per i prossimi 18 mesi, questo avrà effetti notevoli sul contenimento dei costi, e vale per tutti: per noi della Red Bull quanto per la Williams” ha concluso Horner.