Honda: allarme budget per la casa giapponese

UFFICIALE: Honda dirà addio alla Formula 1 alla fine del 2021

Credits: Red Bull Press Area

La casa giapponese è stata costretta a tirare la cinghia in vista del prossimo anno, dato che il lavoro sui nuovi motori sta richiedendo più budget del previsto.

Honda sta affrontando dei problemi di budget. Per rimanere in Formula 1 il fornitore giapponese è stato chiamato a rivedere i propri investimenti i vista del 2020, dato che il costo delle nuove motorizzazioni sembrerebbe essere l’attuale difficoltà principale.

Da quando è tornata all’interno del circus, vale a dire circa quattro anni fa, Honda ha vinto tre gare, tutte con Red Bull, e ha conquistato due pole position. Per il 2020 questo connubio è destinato a durare, anche se per la stagione successiva la casa ha bisogno di scindere il contratto entro la fine dell’anno, in modo da poter entrare a piè pari nel nuovo regolamento.

MINACCE ECONOMICHE

A Motorsport, Masashi Yamamoto ha dichiarato di aver valutato a fondo il costo delle nuove normative. Un’analisi che ha fatto emergere l’incombenza di alcune problematiche importanti per tutte le case automobilistiche.

Abbiamo notato che si tratta di una difficoltà per tutte le case, al momento, a causa del cambiamento ambientale e dell’elettrico. Quindi stiamo riassumendo tutti i costi di sviluppo e ne stiamo discutendo internamente”.

Secondo le parole di Yamamoto, per Honda il problema dei costi è stato determinante per decidere il proprio futuro in Formula 1. Certamente, per Red Bull e Toro Rosso la priorità è sempre stata quella di vincere, nella speranza però di trovare un buon compromesso con la gestione delle entrate e delle uscite.

È positivo avere buoni risultati, ma è più importante il bilancio che si riesce ad avere con i costi. Dobbiamo investire su gran parte del budget per accelerare il nostro sviluppo e raggiungere i top team”.

ANALISI TRASVERSALE

Il problema legato al budget ha portato Honda a ragionare a 360 gradi. La riduzione dei costi, infatti, ha interessato e sta interessando qualsiasi area, soprattutto perché la posta in gioco è sempre stato il futuro della stessa casa giapponese.

Una decisione tanto saggia quanto rischiosa, dato che la riduzione del budget potrebbe comunque nascondere delle insidie. Il nuovo regolamento, infatti, potrebbe comunque andare a porre delle restrizioni a Honda, che prima di ragionare in questi termini aveva già preso in considerazione altre opzioni.

C’erano diverse idee, ma alla fine forse non siamo ancora pronti, quindi sarebbe stato difficile poter utilizzare delle parti comuni nel motore. […] Ma se la FIA potesse dimostrare di poter distribuire delle parti comuni nel 2025, allora questo potrebbe incidere sulla nostra decisione di rimanere”.