Herbert a naso duro contro Fernando Alonso: «Il suo tempo in Formula 1 è terminato»
Dopo la discussione che ha visto protagonisti in Bahrain Fernando Alonso e Johnny Herbert prosegue a distanza la polemica innescata dall’ex pilota di Formula 1. L’attuale commentare di Sky Sport UK, proprio in occasione del fine settimana di Sakhir in cui lo spagnolo era stato costretto a fermarsi ai box dai medici della FIA per l’incidente di Melbourne, aveva dichiarato senza mezzi termini che Fernando Alonso avrebbe dovuto lasciare la Formula 1 non avendo più determinazione e motivazione. Parole dure, e poco veritiere, che non sono andate giù al 34enne iberico che, senza farsi pregare troppo, ha prima risposto ad Herbert con un tweet al veleno e poi ha irrotto in diretta televisiva rispondendo alle critiche che gli erano state mosse dall’ex pilota.
A distanza di due settimane dal Gran Premio del Bahrain Johnny Herbert è tornato ad attaccare Fernando Alonso, tornando a ribadire che lo spagnolo dovrebbe ripensare al ritiro: «Posso anche capire la sua reazione, ma non per questo cambierò idea. A me non ha fatto ne’ caldo ne’ freddo ma a mia moglie non è piaciuta così tanto. Mi ha detto che Alonso è un impertinente. Personalmente credo che il suo tempo in Formula 1 sia finito. Il futuro appartiene ad altri piloti come Nico Rosberg, Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Max Verstappen o Carlos Sainz – ha commentato Herbert ai colleghi del quotidiano spagnolo Marca – Lui non rappresenta il futuro, così come Jenson Button e Kimi Raikkonen».
L’ex pilota britannico imputa la motivazione del ritiro di Fernando Alonso alla concentrazione, a detta dell’attuale opinionista non più ai livelli di alcune stagioni fa: «Se devo essere sincero l’incidente avuto da Fernando a Melbourne mi ha ricordato molto quello di Schumacher a Singapore, nel 2012. Due incidenti simili nei quali è stata evidente la perdita di concentrazione dei diretti interessati. Credo che Alonso dovrebbe iniziare a strizzare l’occhio al WEC, credo che potrebbe essere il posto giusto per lui, un po’ come è stato anche per Mark Webber». Più che parlare di mancanza di concentrazione, qui bisognerebbe imparare invece a tenere chiusa la bocca ove necessario.