Guida al mondiale 2014: che cosa ti aspetti dalla Formula 1?

Sette giorni. Manca una settimana al primo semaforo verde della stagione di Formula 1. Tra 168 ore i piloti scenderanno sul tracciato dell’Albert Park per darsi sfida in occasione della prima sessione di prove libere, momento in cui prenderà ufficialmente il via il 57° campionato del mondo, con cinque campioni del mondo al via. La Ferrari si presenta ai nastri di partenza con una fame rinnovata e con la vittoria come unico risultato auspicabile. Nonostante l’apparente crisi della Red Bull, Sebastian Vettel, proverà con tutte le sue armi a difendere il titolo di campione del mondo piloti ma dovrà fare i conti anche con la Mercedes e Lewis Hamilton, i veri favoriti della stagione dopo le sessioni di test invernali.

 

19 Gran Premi in calendario: ecco Russia e Austria – Sono solamente 19 appuntamenti iridati a discapito degli oltre 20 previsti. la conferma è arrivata direttamente dal Consiglio Mondiale della Fia, lo scorso dicembre. Oltre all’annullamento del Gran Premio di Corea, probabilmente in fase definitiva, sono stati necessari gli spostamenti della gara del Messico, dovuto ai ritardi nei lavori necessari per ristrutturare il circuito, e del New Jersey, per questioni finanziarie. Il campionato inizierà il prossimo 16 marzo in Australia e si concluderà il 23 novembre sullo Yas Marina Circuit di Abu Dhabi, che di fatto ruba il palcoscenico finale a Interlagos. Due sono le novità del calendario: il prossimo 12 ottobre il Circus prenderà parte al Gran Premio di Russia, che si correrà a Sochi, proprio dove si sono concluse da poco le Olimpiadi invernali mentre il 22 giugno i propulsori tornano a rombare all’A1 Ring, in Austria, ora denominato Red Bull Ring. Tutto invariato per il Gran Premio d’Italia che si disputerà il 7 settembre a Monza mentre in estate assisteremo alla sosta di quasi un mese tra la corsa dell’Hungaroring, del 27 luglio, e quella di Spa, del 24 agosto.

 

I colpi del mercato piloti: Ricciardo finalmente è Red Bull – Ai colpi di mercato ci eravamo già abituati a fine 2012, con l’annuncio del passaggio in Mercedes di Lewis Hamilton. L’unica situazione invariata è proprio quella della casa di Stoccarda che ha confermato l’anglo-caraibico e Nico Rosberg. Le sorprese non sono mai abbastanza: con Kimi Raikkonen che, tornato in Ferrari dopo il triennio 2007-2009, avrà il duro compito di essere il compagno di squadra di Fernando Alonso, Felipe Massa è stato obbligato a trasferirsi a Grove, in direzione Williams, dove inizierà una nuova avventura, lontano dalle pressioni del Cavallino Rampante. Mark Webber, dopo quella che possiamo ricordare come la peggior stagione vissuta in Formula 1, ha lasciato libero il suo sedile in Red Bull al connazionale Daniel Ricciardo, che a detta di Webber, nel 2013 potrà mettersi in luce vincendo qualche gara. Sempre Vettel permettendo!

Daniel Kivyat, che ha preso il posto dell’australiano in Toro Rosso, è il pilota più giovane della griglia di partenza e farà coppia con Vergne dopo essersi assicurato in extremis la super licenza per prendere parte al campionato. La McLaren ha salutato Sergio Perez, dopo appena una stagione, ma il messicano è riuscito ad accasarsi in Force India, dove ha trovato Nico Hulkenberg, una vecchia conoscenza di Vijay Mallya e uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni. Proprio le Frecce d’Argento hanno puntato tutto su Kevin Magnussen, rookie danese di belle speranze che farà coppia con Jenson Button e avrà l’ingrato compito di provare a far meglio di quanto riuscì a fare, nel 2007, un altro debuttante assoluto, Lewis Hamilton mentre la Lotus, complice la situazione di crisi del team, ha ingaggiato Pastor Maldonado e soprattutto si è avvalsa del sostanzioso sponsor del venezuelano, la PDVSA, compagnia petrolifera statale che è riuscita a risanare i debiti del team di Enstone.

 

Turbo, Ers, Kers e doppi punti – Vetture più pesanti, più basse e più strette davanti. In Formula 1 sono tornati ufficialmente i motori V6 Turbo da 1.6 litri con regime motore limitato a 15 mila giri al minuto e con le monoposto, che per scaricare sull’asfalto maggiore potenza, potranno contare sull’ERS, l’Energy Recovery System, che avrà il compito di offrire alla vettura un’energia maggiore, per un tempo limitato, ancora più del Kers, grazie alla sua potenza di 160 cavalli per 33 secondi al giro. Il peso minimo delle vetture passa da 642 chili a 691, l’altezza massima del muso, per questioni di sicurezza, è stato abbassato a 185 millimetri, esattamente come la larghezza dell’ala anteriore ridotta da 1800 millimetri a 1650 millimetri.
Le modifiche non mancano nemmeno sul piano sportivo, quelle che hanno creato maggiore scandalo. Gli appassionati hanno accettato di buon grado la proposta di assegnare a ogni pilota un numero che lo contraddistinguerà per tutta la carriera mentre il campione del mondo dovrà necessariamente utilizzare il numero 1, con i colleghi che potranno scegliere un numero compreso tra 2 e 99. Difficile da capire, invece, la volontà di assegnare il doppio dei punti per il mondiale costruttori e piloti, in occasione dell’ultimo GP ad Abu Dhabi. Una scelta fondamentalmente assurda con un sistema di punteggio senza alcun senso. Tutto è stato deciso nella speranza di non rendere così scontato il campionato, forse credendo così di infrangere un dominio netto di una vettura rispetto alle altre, un po’ come è avvenuto con la Red Bull quest’anno.

 

Cambia il format delle qualifiche – Cambia il format della sessione di qualifica: l’obiettivo è quello di rendere la Q3 più intensa togliendo due minuti dalla Q1, tanto che durerà 12 minuti complessivi. I piloti prenderanno il via alla gara con gli pneumatici utilizzati in Q2 per la Q3 la Pirelli fornirà un set di pneumatici in più, con mescola da qualifica, per dare maggiore vivacità alla fase finale della sessione.

 

Pirelli: nuove strutture e mescole per evitare delaminazioni – I P Zero che la Pirelli userà per il 2014, mostrano nuove mescole e nuove strutture per massimizzare le aumentate performance delle nuove vetture, tanto che la casa della P lunga ha lavorato in particolar modo su working range più ampi per ridurre il degrado ed evitare i problemi di delaminazione riscontati nel 2013. Niente cambia invece nei colori contraddistintivi degli pneumatici: le hard avranno banda arancione, il P Zero medium porterà la striscia bianca, le soft saranno contraddistinte dal giallo mentre le supersoft dal colore rosso. Nessuna modifica nemmeno tra le coperture da bagnato con le intermedie che avranno sempre banda di colore verde con le full wet, invece, nel tradizionale colore blu.