Formula 1 Gran Premio Ungheria GP Ungheria, FP1: Hamilton devastante 17 Luglio 2020 Anna Vialetto Credits: Twitter Pirelli Motorsport La prima sessione di prove libere si è chiusa nel segno delle Mercedes, che hanno impressionato molto più degli scorsi weekend, davanti alle due Racing Point La Formula 1 è approdata sul circuito dell’Hungaroring, terza tappa del mondiale che ospiterà il GP di Ungheria. Con delle previsioni meteo che annunciano pioggia per i prossimi giorni, il lavoro dei team sulla pista è stato molto differenziato. A emergere è stato proprio quanto fatto dalla Mercedes che, preoccupata dall’eventualità di correre su una pista bagnata, è scesa in pista con una strategia diversificata. Sarà stato merito di questa o sarà che le Frecce d’Argento sono imprendibili, i due piloti hanno fatto registrare dei tempi strabilianti. Le due monoposto hanno dimostrato competitività fin dal primissimo giro, ma ciò che è apparso devastante è stata la capacità di segnare tempi imprendibili con qualsiasi mescola montata. A star dietro ai due bolidi, cosa che forse non sorprende, sono state le due Racing Point, rispettivamente terze e quarte. Delle prestazioni che stupiscono, anche se Perez e Stroll hanno chiuso a mezzo secondo e a un secondo quasi dal leader della mattinata. FERRARI E RED BULL SUGLI STESSI TEMPI Per gli altri due top team, seppur il lavoro sia stato differenziato, le prestazioni fatte registrare nella mattinata di prove libere sono state molto simili. Il passo gara della Red Bull, tuttavia, è apparso più competitivo. Per il team di Maranello la prima parte delle FP1 è stata dedicata alla cosiddetta “constant speed”, una modalità di lavoro che viene effettuata generalmente quando vengono montati nuovi aggiornamenti sulle vetture. Ed è quello che è stato fatto sulle vetture di Leclerc e Vettel. Di conseguenza, nella prima parte della mattinata, i due piloti sono stati impegnati a raccogliere informazioni sulle sensazioni date dalla monoposto e sulle risposte che quest’ultima ha dato in relazione alla configurazione della pista. Al concludersi della mattinata, comunque, i due ferraristi hanno chiuso in sesta e settima posizione a circa un secondo e mezzo da Lewis Hamilton. Ora e mezza di lavoro anche per Verstappen e Albon. L’olandese ha lamentato una piccola problematica durante i primissimi minuti delle FP1. In seguito al bloccaggio dell’anteriore destra, Verstappen ha annunciato al team di sentire un fastidioso ritorno del turbo, poi scomparso nei giri successivi. Durante la fase finale, invece, per Verstappen si è rischiato l’incidente. Mentre stava effettuando il proprio giro a velocità sostenuta, la sua monoposto è stata ostacolata dalla Williams di Latifi, che poi lo ha portato al bloccaggio. Meno prestazionale invece il tempo di Alex Albon. A livello di tempi, anche il tailandese della Red Bull si è fermato a quasi due secondi da Hamilton, ma non è riuscito ad andare oltre la tredicesima posizione. Trattandosi comunque solamente della prima sessione di prove libere, probabilmente per il giovanissimo pilota si è trattato di una mattinata di lavoro più focalizzato, per lasciar spazio alle prestazioni vere e proprie durante le qualifiche di domani. I TEAM DI MIEDFIELD NEL GP DI UNGHERIA Un po’ anonime e sotto tono le performance dei team di metà classifica, anche se come di consueto le FP1 vengono sfruttate prevalentemente per lavorare sui feedback della monoposto. Le problematiche principali sono state riscontrate da Pierre Gasly, che non è sceso in pista. I meccanici hanno lavorato freneticamente sulla sua monoposto, che sembra aver avuto un problema alla Power Unit. Credits: Twitter Formula 1 Verso la fine della sessione, invece, è stato Kevin Magnussen a lamentare delle difficoltà. Il pilota della Haas ha aperto il team radio evidenziando un problema al volante. La monoposto è apparsa anche difficile da gestire, tant’è che il danese è andato lungo più volte nelle battute finali delle FP1. Apparso sotto tono nella fase iniziale della sessione, Esteban Ocon è invece migliorato nella fase finale. Gli stessi meccanici hanno sottolineato come stessero registrando dei tempi più prestazionali rispetto alle aspettative iniziali. Il neo pilota della Renault ha chiuso poi in decima posizione. In generale, diversi team hanno accusato una mancata prestazione con gomma bianca. A differenza di Mercedes, che appena. Montate hanno trovato subito il tempo migliore, altre scuderie hanno fatto registrato tempi molto più alti e le prestazioni sono di fatto crollate. Questi sono stati i tempi fatti registrare al termine della prima sessione, alla fine della quale sulla pista ha iniziato a farsi vedere la pioggia: Credits: Twitter Formula 1 Tags: 2020, GP Ungheria, Lewis Hamilton, Mercedes AMG Petronas, Sergio Perez, Valtteri Bottas Continue Reading Previous Blog dell’Anno: F1world tra i candidati a miglior blog sportivo!Next GP Ungheria, FP2: Vettel comanda un turno falsato dalla pioggia