GP Ungheria 2019, qualifiche: Max Verstappen imprendibile
Sul circuito ungherese Max Verstappen ha infranto qualsiasi record possibile, soffiando la pole position alle due Mercedes con l’incredibile tempo di 1:14.572.
L’olandese della Red Bull è andato a insidiare il dominio della scuderia tedesca fin dalla Q1, portando con sé tutta l’energia e l’entusiasmo che già in Germania aveva dimostrato di avere.
Già durante la prima sessione, Max Verstappen ha fatto registrare un crono molto vicino a quello del record della pista, facendo letteralmente impazzire i tifosi orange presenti sugli spalti.
Ma in Q1 non è stato l’unico a far mancare il respiro: andato lungo mentre percorreva l’ultima curva del circuito, Charles Leclerc ha impattato contro le barriere a circa 5 minuti dalla fine.
Il pilota monegasco, che durante tutto il weekend ha lottato per riuscire a controllare la monoposto proprio in quel punto, ha danneggiato il posteriore della vettura.
Danni che, però, non sono sembrati particolarmente gravi e gli hanno poi permesso di ritornare in pista e completare le ultime due sessioni di qualifica.
Ma una nota di merito, questa volta, va fatta anche a George Russell che, fino all’ultimo secondo, ha sperato di poter vedere la sua Williams qualificata per il Q2.
Russell ha infatti compiuto una specie di piccolo miracolo portando la sua vettura in settima posizione, lanciando un piccolo barlume di speranza alla scuderia.
Speranza purtroppo infranta proprio al termine della prima sessione, quando i piloti dietro di lui hanno migliorato le proprie prestazioni facendolo finire come primo degli esclusi.
Non ce l’hanno fatta, insieme a lui, nemmeno Sergio Perez, Daniel Ricciardo, Lance Stroll e Robert Kubica.
Le qualifiche sono quindi continuate entrando nel vivo della Q2, durante la quale i top team hanno cercato di centrare il tempo montando la mescola gialla.
Clamorose, durante questa sessione, sono state le prestazioni delle due Haas: Romain Grosjean, infatti, è sceso in pista questo weekend utilizzando la vettura portata per la prima volta a Melbourne.
Il pilota francese ha chiuso la seconda sessione in ottava posizione, a mezzo secondo da Kevin Magnussen: il compagno di squadra, però, ha montato sulla sua monoposto tutti gli ultimi aggiornamenti portati dal team.
Una scelta che ha fatto non poco discutere, soprattutto considerando il notevole distacco registrato tra i due piloti della medesima scuderia.
Esclusi, durante la Q2, sono quindi stati – oltre a Magnussen – Nico Hulkenberg, Alex Albon, Daniil Kvyat e Antonio Giovinazzi.
Ma la vera adrenalina il circus e I tanti tifosi presenti sugli spalti l’hanno vissuta proprio durante l’ultima fase delle qualifiche.
La lotta si è fatta subito serratissima tra Max Verstappen e le due Mercedes, che questo weekend sono chiamate a riscattarsi dalla disastrosa performance dello scorso fine settimana.
L’olandese ha conquistato immediatamente il comando della classifica, mettendo fuori dai giochi i due piloti Mercedes, che però hanno risposto a tono proprio durante le ultime battute della Q3.
Valtteri Bottas scatterà infatti dalla seconda posizione, dopo aver fermato il crono sull’1:14.590; dietro di lui, invece, il compagno Lewis Hamilton, sotto il muro dell’1:15 proprio nelle ultimissime fasi della qualifica.
Sofferenti le due Ferrari: le Rosse di Maranello scatteranno domani dalla quarta e quinta piazza, rispettivamente con Charles Leclerc e Sebastian Vettel a +0.471 e +0.499.
Per le due Ferrari, il primo settore si è dimostrato quello più competitivo, ma il secondo e terzo sono i punti del circuito in cui i due piloti perdono notevolmente terreno rispetto agli avversari.
Questa quindi è stata la classificazione finale dopo la sessione di qualifica, con un piccolo dubbio su Antonio Giovinazzi.
Il pilota dell’Alfa Romeo, infatti, verrà investigato nelle prossime ore per aver ostacolato Lance Stroll nel momento in cui stava per lanciare il suo giro.