GP Spagna a Madrid: il tracciato

© Formula 1

Ecco il layout del tracciato di Madrid, che ospiterà il GP Spagna, che vuole distinguersi dalle altre piste: due tunnel gemelli e una curva inclinata

Questa mattina è arrivato la notizia ufficiale sul GP di Spagna, che si terrà a Madrid dal 2026 al 2035. Con un accordo con IFEMA Madrid, dunque la capitale spagnola avrà un circuito cittadino, pronta ad ospitare la Formula 1.

Il circuito sarà a tutti gli effetti di tipo cittadino, che andrà ad attraversare tre differenti aree dove è situato il centro fieristico IFEMA: la prima è quella interna alla fiera, la seconda sfrutterà le strade cittadine e aperte al pubblico, la terza si svilupperà su un terreno adiacente in disuso. Sarà lungo 5,474 m e conterà 20 curve, e secondo dati delle simulazioni, con un tempo sul giro di qualifica previsto di 1 minuto e 32 secondi.

Essendo una pista cittadina che nascerà in una zona esterna alla città, il circuito è diviso in due sezioni da un’autostrada sopraelevata. Queste due parti, saranno collegate da due tunnel, che passeranno al di sotto di essa.

In poche parole, la Formula 1 vuole prendere come esempio, la natura ibrida del nuovo tracciato realizzato a Miami, visto che anch’esso sfrutta una combinazione di strade esistenti e sezioni appositamente costruite, nel parcheggio dell’Hard Rock Stadium.

Due sono state le figure chiave, nella realizzazione del tracciato, ovvero Jarno Zaffelli, designer di Dromo e Craig Wilson, responsabile delle prestazioni dei veicoli della Formula 1. Quest’ultimo ha avuto un ruolo nel gruppo di progettazione delle piste, fin dall’inizio dell’era di Liberty Media, essendo stato assunto da Ross Brawn nel 2017.

L’ex ingegnere di Mercedes e Wililams, utilizza delle simulazioni e informazioni come sforzo continuo, per creare i tracciati dove è possibile gareggiare.

“Fin dal primo suggerimento al punto in cui siamo arrivati, ci sono stati circa 24 possibili layout,” ha dichiarato Wilson a F1.com.

“Ma, poi ci sono state numerose ricerche di sottomodelli e di dettagli diversi. Ora abbiamo un concept, con il quale siamo felici di procedere, e siamo molto eccitati di vederlo prendere forma.”

Prima dovrà ottenere la licenza di 1° grado

Parlando del tracciato che nascerà a Madrid: “È una via di mezzo tra quello che si considera un normale layout di un tracciato cittadino, e un tracciato in stile circuito permanente”.

“Molti punti avranno un’installazione temporanea del circuito, ma ci sono altre sezioni che potrebbero restituire un aspetto o una sensazione un po’ differente. Tutto ciò, in base alle decisioni finali di implementazione per adattarsi all’area di IFEMA,” ha spiegato Wilson.

Come poi spiegato dallo stesso Wilson, ci sarà ancora molto lavoro da fare, prima che arrivi la firma sul progetto. In primis, l’approvazione e l’omologazione della FIA, poi ci sono ancora molti dettagli da studiare fino in fondo.

“I prossimi passi da fare, sono passare dal prototipo allo sviluppo del progetto dettagliato,” ha così spiegato.

“E soprattutto, passare attraverso il processo di presentazione e omologazione della FIA, e tutte le valutazioni di sicurezza, per ottenere la licenza di 1° grado“.

“Non appena partirà la costruzione, sarà necessario sottoporsi a tutti le ispezioni. Nel frattempo, dobbiamo lavorare con gli sviluppatori su tutta la pianificazione, le infrastrutture, la disposizione dei garage, la disposizione specifica dei paddock e l’integrazione di tutti i nostri sistemi. Da lì, l’inizio del viaggio,” ha aggiunto Wilson.

Un banking e due tunnel

Gli organizzatori avranno ancora due anni per organizzare il piano, con tutti i dettagli, e poi procedere con la costruzione delle aree apposito. Si spera, tuttavia che l’ispezione finale non avvenga pochi giorni prima, come era successo a Las Vegas, considerando la natura cittadina del tracciato e i possibili limiti sulla viabilità stradale.

Nel descriverci il tracciato, Wilson ha dichiarato che uno dei tratti più interessanti potrebbe essere la curva 10, un lungo curvone che può ricordarci la curva 13 del tracciato di Jeddah. L’idea è di realizzare un banking, inclinando la curva come a Zandvoort o Jeddah. In questo modo, si vorrebbe creare un’opportunità di sorpasso in curva 11 e 12.

Idea attualmente ancora in fase di studio e discussioni, e sicuramente presto saranno forniti dettagli precisi, e in particolare su di quanto la possiamo inclinare, che tipo di parabolica e che tipo di profilo cerchiamo, con un pensiero su cosa possiamo fare per far sì che le curve 11 e 12, diventino una zona di azioni di sorpasso potenziale”.

Craig Wilson, indica altre due aree del tracciato da tenere d’occhio. In particolare, la sezione che sfrutterà le strade esistenti, e che dalla curva 7 va alla 9, caratterizzata da una salita dopo il tunnel di Recinto Ferial, che porta a un tratto in discesa, definita come una “discesa piuttosto ripida”.

Altra particolarità, è il tratto che dalla curva 13 porta alla 17, passando sotto il secondo tunnel e riporta all’area fieristica, dove sarà possibile rilevare velocità molto elevate. Qui, Wilson lo definisce come qualcosa di “ambizioso”.

In conclusione, parlando ancora del progetto ha aggiunto: “Penso che sarà una bella sfida per i piloti”.

La pit-lane con i garage, saranno divisi ai lati della sezione centrale e si estenderanno all’interno della rete di padiglioni della fiera. In questo modo, alcune parti del paddock come per esempio le hospitality dei team, siano in un ambiente coperto.