Gp Singapore Formula 1 2015: la gestione degli pneumatici hanno svolto un ruolo fondamentale
Sebastian Vettel e la Ferrari hanno conquistato la terza vittoria della stagione con una strategia a due soste nella notte di Singapore: per il pilota si tratta della 42° vittoria in carriera. Dopo 13 giri di gara il Gp ha visto l’ingresso della prima safety car, che ha complicato ancora di più il calcolo delle strategie. A 24 giri dalla fine c’è stato un secondo periodo di safety car, durante il quale i piloti hanno effettuato le loro ultime soste, dando vita ad uno sprint finale verso il traguardo che ha prodotto molte battaglie appassionanti.
Tutti i piloti hanno iniziato la gara con pneumatici P Zero Red supersoft, scelti insieme ai P Zero Yellow soft nel weekend di Singapore.
La differenza di strategie è emersa già nella prima tornata di pit stop. Alcuni piloti – tra cui i primi tre – sono rientrati in pista con le supersoft, mentre entrambi i piloti Mercedes sono passati alla gomma soft per il secondo stint. La stessa strategia è stata utilizzata da Max Verstappen, Toro Rosso, che aveva accumulato un giro di ritardo a seguito di un problema alla partenza, ma che è riuscito ad arrivare in zona punti (in ottava posizione). Il 17enne ha sfruttato la velocità della supersoft alla fine per recuperare posizioni. Il giro più veloce è stato segnato con gomma soft da Daniel Ricciardo, al 52° giro. L’australiano ha chiuso la gara al secondo posto.
Singapore ha mantenuto il suo record del 100% di ingresso della safety car. Nonostante sia stata la gara più lunga dell’anno, la maggior parte dei piloti ha utilizzato una strategia a due soste. Il pilota più alto in classifica ad aver effettuato tre soste è stato Carlos Sainz, arrivato nono.
Il Gran Premio di Singapore si è disputato in condizioni di caldo e umido, con temperature ambientali e di pista rispettivamente di 30 e 33 gradi. Temperature che si sono ridotte man mano che la gara è andata avanti.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “La strategia e la gestione degli pneumatici hanno svolto un ruolo fondamentale in questa gara. Le condizioni sono state davvero dure, con il caldo, l’umidità e la lunghezza della gara, ma la Ferrari e Sebastian Vettel sono stati in grado di sfruttare al meglio le gomme e la strategia, dosando bene quando spingere e quando, invece, alzare il piede. E’ stata una gara perfetta per il tedesco. La strategia di tutti è stata ovviamente influenzata dai due ingressi della safety car, che hanno aiutato la gran parte dei piloti a optare per due soste invece di tre”.
Miglior tempo per mescola:
Supersoft | Soft | Intermediate | Wet | |
Primo | MAL 1m50.175s | RIC 1m50.041s | 0 | 0 |
Secondo | VST 1m50.298s | VET 1m50.069s | 0 | 0 |
Terzo | SAI 1m50.401s | RAI 1m50.341s | 0 | 0 |
Stint più lungo:
Supersoft | Max Verstappen 25 giri |
Soft | Romain Grosjean 33 giri |
La previsione Pirelli:
Avevamo previsto una strategia a tre soste come teoricamente più veloce per la gara di 61 giri, ma avevamo anche detto che, per evitare il traffico, molti team avrebbero optato per due soste.
Alla fine, la strategia è stata influenzata principalmente dalle due safety car, più la safety car virtuale. La nostra strategia a due soste prevedeva: partenza con le supersoft, supersoft di nuovo al giro 24, poi soft dal 43°.
Vettel ha seguito questa schema, ma a seguito delle safety car ha anticipato i pit-stop al 13° e al 37° giro.