GP Russia Formula 1 2014: una qualifica più complicata del solito per la Ferrari

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Ottavo e il nono tempo per Fernando Alonso e Kimi Raikkonen nelle qualifiche del primo GP di Russia, ma entrambi guadagneranno una posizione sulla griglia di partenza a causa della penalizzazione a Kevin Magnussen per la sostituzione del cambio. Non il migliore dei risultati dunque, ma nemmeno il peggiore, specie perché si era capito fin dal venerdì che questo nuovo circuito avrebbe proposto una scala dei valori in campo lievemente differente dal solito.fernando_alonso

Fernando Alonso: “Oggi la qualifica è stata più difficile del solito, o almeno più complessa rispetto agli ultimi due weekend, in cui siamo stati in grado di lottare con i primi. Finora qui non siamo stati competitivi, anche se la vettura sembra essere a posto e a livello di set-up non abbiamo cambiato quasi nulla. Non si può parlare di un vero e proprio punto debole perché perdiamo in tutti i settori, la verità è solo che le vetture davanti sono state più veloci. Qui ad ogni giro l’aderenza sembra migliorare e in più la decisione di ridurre la velocità in pit-lane a sessanta chilometri orari indica nella singola sosta l’unica strategia da adottare. Anche se l’ingresso della safety car potrebbe rimescolare le carte in tavola, credo che domani la partenza e la prima curva potranno definire l’esito della gara, e per questo motivo ora dobbiamo prepararci ad affrontare le fasi iniziali nel miglior modo possibile”.

Kimi RaikkonenKimi Raikkonen: “Dopo un venerdì difficile oggi è andata meglio, la vettura è migliorata molto grazie ad una serie di modifiche che hanno funzionato ed avevamo un buon passo. Certamente non possiamo dire di aver finito dove avremmo voluto, ma rispetto all’inizio del weekend è stato fatto un passo avanti e questo mi rende fiducioso per la gara. Oggi non era semplice mettere insieme un buon giro perché continuo ad avere qualche difficoltà sull’avantreno, soprattutto nell’ultimo settore, ma domani ce la metteremo tutta per cercare di essere della partita e recuperare posizioni”.

Pat FryPat Fry: “Ieri era stato subito chiaro quanto il rendimento degli pneumatici fosse atipico rispetto ad altri circuiti, sia a causa dell’asfalto che del tipo di interazione con le mescole scelte per questo Gran Premio. Una situazione che sembra ricordare il primo sabato di Austin, dove i primi crono vennero realizzati dopo un discreto numero di giri. Qui come allora la difficoltà principale è stata quella di scegliere un quantitativo di carburante che consentisse di ottenere la massima performance e nello stesso tempo di percorrere il numero di giri necessari a raggiungere la migliore prestazione. A questo ovviamente si è aggiunto il condizionamento esercitato dalla progressiva evoluzione della pista. Il risultato ottenuto oggi rispecchia il quadro dell’ultima corsa disputata a Suzuka, con le Williams più competitive, le Red Bull più vicine ed alcune soprese tra cui le Toro Rosso. La strategia di gara sembra orientarsi verso una singola sosta, ma la finestra dei pit-stop è molto ampia per via dello scarso degrado. Per via della penalità inflitta a Magnussen guadagneremo una posizione sulla griglia di partenza, ma solamente domani sapremo quanti spunti di sorpasso offrirà questo tracciato. Ad annunciarsi elevate sono le probabilità di ingresso della safety car, se si considerano la vicinanza dei muretti e le limitate vie di fuga, da intendersi allo stesso tempo come rischi e opportunità che dovranno trovarci pronti a reagire”.