Gran Premio Malesia Pagelle di Formula 1 Gp Malesia F1 2014: le pagelle 31 Marzo 2014 Redazione Lewis Hamilton: 10 – È arrivato il primo successo stagionale dopo essergli sfuggito a Melbourne per un problema alla power unit. C’è poco da dire.. Ha dominato in lungo e in largo l’intero week end malese: veloce in tutte le sessioni di libere, pole position, giro veloce in gara e vittoria. Se non fosse stato per Hulkenberg, che aveva adottato una strategia a due soste, l’inglese della Mercedes probabilmente non avrebbe mai perso la testa della gara. Eloquente il team radio in cui il team gli chiedeva di rallentare il ritmo perché troppo veloce.. Lo avevamo detto durante i test e lo ripetiamo ora: è lui il vero favorito per la vittoria del titolo. Nico Rosberg: 8,5 – I 18s presi dal compagno di squadra oggi sono lo specchio della sua prestazione. Nel post gara lo stesso tedesco ha ammesso che oggi non si poteva fare meglio di così, visto lo strapotere mostrato da Hamilton. Sei i decimi presi in qualifica, quasi mezzo secondo al giro in gara. Sicuramente questa non è una disfatta, visto che Nico è ancora in cima al mondiale, ma è un bel ridimensionamento. Proprio su questo circuito, un anno fa, veniva chiesto a Rosberg di non attaccare Hamilton, nonostante il tedesco fosse nettamente più veloce.. Concludendo, bisogna fargli nuovamente i complimenti per la partenza in cui riesce ad essere veramente incisivo. Sebastian Vettel: 9 – Veramente una bella gara quella del tedesco, con una vettura che si sta riprendendo dopo un inverno passato in letargo. Per pochi millesimi non ottiene la pole (e sono già due gare di fila, una vera novità per lui). Guardando la prestazione di oggi, a chi bisogna fare veramente i complimenti è alla Red Bull, perché è riuscita a compensare le gravi mancanze del motore Renault: guardante la differenza di allungo in rettilineo tra la vettura di Vettel e quella di Rosberg.. Un vero abisso. Il distacco preso proprio dal connazionale, in fin dei conti, non è neanche così impressionante, segno che piano piano (o veloce veloce, a vostra scelta= il team austriaco si sta riprendendo, anche se lo stesso Vettel ha fatto capire di non essere soddisfatto in un team radio rivolto al team:”Ok ragazzi, bella gara, ma non siamo ancora dove vorremmo essere”. Ora è lui che sta prendendo in mano la squadra, un leader. Fernando Alonso: 7 – Visto il passo gara mostrato nelle libere probabilmente ci si aspettava qualcosa di più. Perde una posizione al via e rimane immischiato con il resto del gruppo nel tentativo di mantenere la quinta pozione: ci riesce, ma a quel punto la sua gara finisce li. Ha un passo simile a quello di Ricciardo (anche se l’australiano sembrava avere qualcosa di più) e prova a rimanerci attaccato, nonostante sia ancora limitato anche da una Ferrari non ancora al livello dei migliori. La rincorsa finale per riuscire a sorpassare Hulkenberg, che montava pneumatici molto usurati vista la strategia a due pit, sa quasi di sconfitta.. Come in Australia una gara non esaltante ma, almeno, portata a termine con un buon bottino di punti. Nico Hulkenberg: 8+ – Il talento non è acqua e oggi lo ha dimostrato. Vero, non c’è il confronto in gara con il compagno di squadra (tra l’altro neanche partito), ma in due gare ha dimostrato di potersela giocare con i grandi nomi nonostante una macchina che, visto quello che ci combina Perez, sembra nettamente inferiore alle altre. Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe riuscito a combinare con monoposto di alto livello.. I dodici secondi presi da Alonso negli ultimi 5 giri, fanno capire le gomme del tedesco fossero alla frusta. Jenson Button: 6,5 – Rispetto a Melbourne c’è una differenza che nessuno si sarebbe mai aspettato.. Quasi un minuto e mezzo il distacco preso dall’inglese rispetto al vincitore della gara e ciò fa capire quanto sia stata ridimensionata la prestazione del team di Woking. Riesce a tenere dietro le Williams che avevano denotato un passo nettamente migliore durante le libere, ma più di questo non si poteva fare. Coppia Williams: 6 – Lo dico chiaro: darei 10 a Massa per non aver rispettato l’ordine di team. Se il tuo compagno di squadra è più veloce di te lo dimostra in pista e non alla radio. Ma il voto, malgrado questo episodio, non può essere particolarmente positivo: il passo visto il venerdì era nettamente migliore rispetto a quello ottenuto oggi e l’essere più lento per tutta la gara nei confronti del tuo compagno di squadra dimostra che qualche cosa che non andava c’era. Ci si aspettava qualcosa in più da lui.. Per quanto riguarda Bottas, dopo essere partito 18° per una penalità, bisogna dire che ha fatto una bella gara, ma fin dal primo giro si è lamentato ai box perché non riusciva a sorpassare Massa chiedendo strada: è il discorso che facevo prima, se sei più veloce lo dimostri in pista e passi. Kimi Raikkonen: s.v. – La sua gara è finita alla prima curva del secondo giro, dopo essere stato “tamponato” da Magnussen (bisogna sottolineare che è stata più una casualità). Infatti nell’incidente si è verificata la forata dello pneumatico posteriore destro che ha costretto il finlandese a percorrere un intero giro a velocità limitata. A quel punto la gara era quasi un test più che una vera competizione (basti pensare che a quel punto aveva oltre un minuto di ritardo da Hamilton).. A fine gara, vista l’impossibilità di andare a punti, decide di studiare a fondo gli scarichi della Lotus di Grosjean, rimandoci dietro fino alla bandiera a scacchi. Comunque è un vero peccato perché il passo gara dimostrato da Kimi era paragonabile a quello del compagno di squadra.. Daniel Ricciardo: 8 – Ma che l’alone di Webber giri ancora in casa Red Bull? Lasciano stare gli scherzi chiediamo un po’ di tranquillità per questo povero ragazzo: in due gara di è visto annullare il primo podio in carriera (tra l’altro davanti al pubblico di casa) vista la squalifica, ha subito due penalità, un errore ai box e un cedimento improvviso dell’ala anteriore al passaggio su un cordolo. Se consideriamo solo l’appuntamento malese bisogna, però, sottolineare che la prestazione dell’australiano sia stata assolutamente all’altezza, visto che per metà gara non è stato molto distante dagli scarichi del compagno di squadra. Il vero disastro è ai box: l’anteriore sinistra non viene avvitata correttamente e Daniel, quando si accorge della svista, è ormai già a metà pit lane. Viene riportato dai meccanici alla piazzola ma, oramai, si era perso un minuto. Riesce a ripartire e, un giro dopo, al passaggio su un cordolo cede il piloncino che sostiene l’ala anteriore: torna ai box e sostituisce l’ala. Riparte ma dopo pochi giri è costretto a fermarsi un’altra volta, anche se questa non gli permetterà di riprendere la pista.. Come se non bastasse la FIA gli assegna una penalità di 10 posizioni in griglia da scontare durante il prossimo Gran Premio. Mazziato. Tags: GP Malesia Continue Reading Previous Gp Malesia F1 2014: le dichiarazioni a caldoNext GP Malesia 2014, Hamilton vince: «Dedicato alle vittime del volo MH370»