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Autodromo Nazionale di Monza: un secolo di vita, un secolo di storia

Quando parliamo dei luoghi del Motorsport in Italia, il primo a cui pensiamo è l’Autodromo Nazionale di Monza. Circuito per eccellenza del nostro Paese, l’11 settembre festeggerà un compleanno importante, a tre cifre: 100 anni. Con il suo secolo di vita, il Tempio della velocità, situato all’interno del maestoso parco di Monza, si classifica come il quarto autodromo permanente più antico al mondo, dopo Brooklands, Milwaukee e Indianapolis.

100 anni di storia

Era il 1922 quando l’Automobile Club di Milano, in occasione del suo 25° anniversario, decise di costruire l’autodromo, in accordo con la società allora proprietaria del Parco, l’Opera Nazionale Combattenti. Una volta avviati i lavori, l’impresa venne portata a termine in soli 110 giorni. Il 28 luglio, Pietro Bordino e Felice Nazzaro, a bordo di una Fiat 570, inaugurarono il circuito, costituito da due anelli, secondo il progetto dell’architetto Piero Puricelli.

L’Autodromo ha fatto davvero parte della storia non solo di Monza, ma di tutta l’Italia: dalla fine del 1945, infatti, per due anni qui vennero stoccati i residui bellici gestiti dall’ARAR, tanto che, nel 1948, furono necessari alcuni interventi per rimediare i danni della guerra. All’interno dell’Autodromo, è presente anche un centro di ricerca che sviluppa prodotti e servizi, così come il circuito stesso è stato utilizzato come luogo di test di asfalti drenanti, freni a disco, combustibili alternativi, oltre ad aver contribuito alla nascita del guard rail e del trasponder che diventò, poi, il telepass.

Il tracciato dell’Autodromo di Monza e i cambiamenti nel tempo

Nel corso degli anni, dei decenni anzi, il tracciato dell’Autodromo di Monza è cambiato ma, in ognuna delle nove variazioni, ha sempre richiesto molta tecnica di guida e una buona capacità di frenata da parte del pilota. Motivo principale delle variazioni è stato ridurre la velocità del circuito, a seguito di gravissimi incidenti. Dalla versione originale, del 1922, composto dal circuito stradale e il circuito ovale, nel 1935 è arrivata la prima variazione, denominata “circuito Florio”, ibrido tra i due circuiti.

Nel 1950, la seconda variazione ha sostituito la curva sud e il rettifilo centrale con le curve di porfido, quella del 1955 ha riportato l’ovale, con l’aggiunta della parabolica. A eccezione della terza variazione, fino al 1971, relativa al circuito ovale, dalla quarta in poi il focus è stato sul circuito stradale, tra aggiunte di chicane provvisorie, nel 1972 a modifiche della Variante Ascari, due anni dopo. Le Varianti della Roggia, Goodyear e Ascari sono state aggiunte nel 1976, il raggio delle due Lesmo è stato ridotto nel 1995 e, con il 2000, il circuito ha raggiunto lo stato in cui lo conosciamo oggi, con la prima variante del tutto modificata.

Eventi e competizioni a Monza

Oltre a essere sede storica del Gran Premio d’Italia (disputatosi qui 86 volte su 91, è stato riconosciuto come prova del Campionato Mondiale di Formula 1 dal 1950), l’autodromo in territorio monzese ha sempre ospitato la Formula 1, di cui qui si sono svolti più Gran Premi. E’ teatro anche del WEC – World Endurance Championship e del WRC – World Rally Championship. Ovvero i campionati mondiali Endurance e Rally – in questo caso, la gara si muove dal circuito alle colline circostanti. Il Monza Rally Show e il WTCC – World Touring Car Championship sono altri due esempi di eventi motorsportivi che si disputano nel Tempio della Velocità.

Ma qui si sono svolte anche giornate di prova, corsi di guida sicura, presentazioni di prodotti, fiere e convention, per non parlare dell’apertura del Monza Circuit Karting, nel 2021, una pista riservata ai go-kart. Infine, il circuito non è stato luogo solo di competizioni ed eventi legati ai motori: ha ospitato anche concerti (ad esempio, qui hanno suonato i Pink Floyd, nel 1989), gare podistiche, piuttosto che essere punto di partenza della 21° tappa del Giro d’Italia, nel 2017.

In questi anni, tanto si è detto e tanto si è scritto sull’Autodromo Nazionale di Monza, così come tanti sono stati i momenti che sono stati vissuti e piloti che qui hanno guidato. Quello che non è cambiato, è il sentimento con cui tutti gli appassionati di Motorsport varcano i cancelli del Tempio della Velocità: un mix di emozione, adrenalina e la consapevolezza di essere… a casa.

Giulia Nicora
Giancarlo Spinazzola