GP Giappone, FP1: Verstappen chiude primo ma…

GP Giappone, FP1: Verstappen chiude primo ma...

@ Red Bull Press Area

Il ritorno del GP del Giappone avviene a poco tempo dall’ultima edizione, eppure tante cose sono cambiate come evidenziano queste FP1. Red Bull è sempre il punto di riferimento della griglia, ma i distacchi non sono gli stessi di sei mesi fa.

Nel cuore della notte italiana, la Formula 1 è tornata a correre in una delle piste più belle del mondiale: quella di Suzuka. Dall’altra parte del mondo infatti il GP del Giappone è già iniziato, con delle FP1 caratterizzate da tanto lavoro volto alla ricerca del miglior set-up per un fine settimana dal meteo incerto, in cui le previsioni lasciano spazio a un tempo variabile e alla possibilità di pioggia.

Nella terra del Sol Levante Racing Bulls ha messo in pista ben due piloti giapponesi, con Ayumu Iwasa che per in sessione ha accompagnato Yuki Tsunoda. Pilota della Red Bull Driver Academy precedentemente impegnato in Formula 2, e da quest’anno nella Super Formula con il team Mugen.

Diverse squadre si sono presentate qui con un primo e sostanzioso pacchetto di aggiornamenti. Red Bull è arrivata con un nuovo fondo e con un nuovo ingresso delle pance, mentre Aston Martin ha introdotto un fondo e un diffusore freschi di fabbrica. Piccoli update alla sospensione posteriore per Ferrari, e un’ala posteriore che si vedrà solo in caso di pioggia. E con McLaren che è giunta con un novità nel front brake duct.

Le notizie non si risparmiano nemmeno sul fronte power unit. Nuovo motore per Lewis Hamilton, la cui precedente unità non è più recuperabile, Sergio Perez, Esteban Ocon e Tsunoda.

GP Giappone, FP1: Verstappen chiude primo ma...
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Le prime libere sono filate lisce fino all’incidente della Williams di Logan Sargeant, che ha finito per interrompere per qualche minuto l’attivista in pista. Sull’americano va detto anche che il telaio che verrà da lui utilizzato è quello già incidentato dal compagno di squadra a Melbourne. Cosa che evidentemente lo penalizzerà rispetto a Alex Albon, che continuerà con il telaio “sano”.

Dopodiché c’è stato spazio per qualche giro lanciato e anche per delle brevi prove sul passo gara. Con Ferrari che non è parsa così lontana da Red Bull. Un assaggio questo che ci rimanda alla prossima sessione di libere, dove vedremo le squadre alle prese di più complete e significative simulazioni.