GP Azerbaijan, Verstappen vince mentre la Ferrari va KO

GP Azerbaijan, Verstappen vince mentre la Ferrari va KO

Credits: RedBull ContentPool

In Azerbaijan Red Bull approfitta della mancata affidabilità della Ferrari, che nel corso del GP perde per strada entrambe le monoposto

In Azerbaijan si è imparato che ad aspettarsi GP lineari si fa un errore. Lo dicono le passate edizioni, e questa andata in scena oggi non si è smentita. Con entrambe le Ferrari ritirate, e le Red Bull a prendersi un’altra doppietta (con Verstappen davanti a Perez) che gli permette di allungare e non poco in entrambe le classifiche. 

Grazie a una straordinaria partenza Perez è stato capace d’infilare Leclerc già in curva 1, costringendo il pilota monegasco a corrergli dietro. Il ritmo gara con le gomme medie delle Red Bull ha messo in difficoltà le Ferrari, come riconosciuto nel momento anche da Sainz che in radio si è aperto dicendo: “Red Bull is quick”. 

Alle spalle dei primi quattro non vi sono stati troppi sorpassi in pista all’inizio, facendo sì che ci fosse una partenza pulita. Il solo ad avere grattacapi è stato Latifi, costretto a subire uno stop and go di 10 secondi per un’infrazione nelle procedure di partenza sulla sua vettura; ed in un secondo momento una penalità di cinque secondi.

PIOVE SUL BAGNATO 

Al nono giro lo spagnolo ha causato la prima Virtual Safety Car lasciando la sua Ferrari in una delle via di fuga (per un problema idraulico), ad approfittare della situazione sono stati in diversi come lo stesso Leclerc preferendo giocarsi una carta della sosta. E non invece le RB18. In tale situazione Hamilton si è trovato a perdere la posizione nei confronti di Vettel, che successivamente si è messo a duellare con Ocon. 

In curva 3 nel tentativo di superare il francese, il tedesco è andato lungo riprendendo nell’immediato la corsa. Ciononostante se da un lato del box Aston Martin ha sorriso per la performance del pilota di Heppenheim, non altrettanto si è potuto dire per quello di Stroll che a Baku ha avuto non poche difficoltà (poi ritiratosi a fine GP).

ROSSA “ON FIRE”

Lì davanti già prima del suo pit stop Verstappen era riuscito a prendersi la posizione sul compagno di squadra, a cui comunque era stato detto di non lottare. In quelle condizioni, la corsa avrebbe visto lotta solo alla fine dato il vantaggio di vita della mescola su cui Max avrebbe potuto e dovuto puntare (con 8 tornate in meno). 

Tuttavia al ventunesimo giro, proprio mentre Leclerc stava cercando di gestire il distacco (+ 13 secondi dal primo avversario) dalle Red Bull post sosta, il #16 si è trovato obbligato a lasciare ancora una volta la corsa per problemi di affidabilità legati alla power unit. Terza occasione consecutiva in cui il monegasco dalla possibilità di vincere si è trovato invece con un pugno di mosche in mano. E che ha regalato alla squadra austriaca un nuovo 1-2 con Verstappen e Perez. 

Una debacle rossa molto importante che si esprime anche sui sui motorizzati, se per Zhou vengono comunicati problemi all’idraulica, per Magnussen il ritiro è stato dovuto a un altro motore che si rompe. Aprendo un discorso enorme in merito alla affidabilità. 

Quest’ultimo episodio ha portato all’uscita di una seconda Virtual Safety Car, ancora sfruttata da Verstappen, Perez, Russell e Hamilton per effettuare un secondo pit. Con il classe ’98 Mercedes afferra il quarto podio stagionale; ma anche il sette volte campione del mondo in Azerbaijan è riuscito a prendersi delle soddisfazioni con il quarto posto superando Gasly.