renault austria 2020

Credits: Renault F1 Team Twitter

L’unica certezza è che nel midlfield non ci sono certezze.

Se nel 2018, la Renault sembrava avviata a imporsi stabilmente come ‘Best of the rest’, specie dopo l’ingaggio di Daniel Ricciardo, lo scorso anno ha svettato la McLaren, che cercherà di confermare quella quarta piazza nel campionato Costruttori divenuto il massimo risultato auspicabile per i team di centro gruppo. Dovrà però vedersela con una Racing Point in grande spolvero: il team acquisito da Lawrence Stroll, che il prossimo anno correrà sotto l’egida dell’Aston Martin, dispone di una vettura definita ‘copia-carbone’ della Mercedes W10 e che ha già gettato grande scompiglio nel midfield. 

Iniziamo dunque dalle dichiarazioni di Sergio Perez e Lance Stroll, i favoriti per giocarsi le posizioni immediatamente successive alle prime sei. Pimpante il messicano, rinvigorito, a sorpresa, dai mesi di lockdown: “Vado controcorrente e dico che la serrata mi ha fatto bene – è la tesi di Perez – Siamo abituati a girare per strade e aeroporti, quindi un periodo di pausa è servito per tirare il freno. Ho trascorso tanto tempo con la famiglia, apprezzando ciò che di solito non ho il tempo di godermi”. Alte le aspettative per la vettura, che convince sia Sergio che il compagno Stroll. “La RP20 sembra nata bene. Dai test, ci aspettiamo di lottare per il quarto posto tra i costruttori e magari insidiare i top team in qualche gara. Speriamo di migliorare continuamente: attendiamo con impazienza l’arrivo di Aston Martin e del budget cap. Se lavoriamo come abbiamo sempre fatto, i regolamenti potrebbero aiutarci a emergere”.

“Il momento è positivo per il team – gli fa eco Stroll – Ci aspettiamo una grande stagione. C’è entusiasmo, il potenziale della vettura sembra alto. Sono anch’io ‘rinfrescato’ da questo lockdown. Certo è stato scioccante non correre in Australia, ma non mi posso lamentare di come ho trascorso i mesi successivi, utili a ricaricare le batterie”.

MCLAREN

Antagonista per eccellenza della Racing Point sarà la McLaren, con una quarta piazza tra i costruttori da confermare e un futuro sulla carta promettente, con l’arrivo di Ricciardo e dei motori Mercedes. Ma il mirino è ora puntato sul 2020. “Sono super entusiasta di riprendere – commenta Sainz – Il gap dai top team è ancora grande, ma piano piano stiamo andando nella giusta direzione per ridurlo. Ovviamente battaglieremo ancora nel midfield e sappiamo che possiamo dire la nostra. I test sono andati bene, c’è grande entusiasmo nel team. L’approdo in Ferrari? Il giorno dell’annuncio è stato emozionante, così come scrivere la lettera d’addio alla McLaren”.

RENAULT

A prendere il suo posto sarà Daniel Ricciardo, prossimo, dunque, a lasciare la casa della Losanga. Una decisione arrivata nemmeno due anni dopo l’annuncio di sposare la causa Renault: “Mi domanderete tutti del mio futuro in McLaren, ma per i prossimi mesi sarò pienamente un pilota Renault. Sono concentrato su questa stagione e non sul futuro. Voglio dare il massimo questo weekend, con gli aggiornamenti che avremo. Il risultato dell’anno scorso ottenuto qui non fu un granché, ma forse quest’anno sarà una storia diversa. La McLaren? Ho pensato a lungo se fosse la scelta giusta. Ci ho riflettuto durante il lockdown, che ho trascorso a Perth. Sono stato isolato in fattoria e mi sono allenato. Ho valutato ogni aspetto di questa scelta e alla fine ho maturato la decisione di abbandonare la Renault”.

Il posto di Ricciardo è ancora vacante: si parla di Vettel o di Alonso come potenziali sostituti. Esteban Ocon, che nel 2021 vestirà ancora di giallo, non ha dubbi: “Personalmente mi piacerebbe battagliare con Fernando: è sempre stato un’ispirazione per me, già dalle lotte all’ultimo sangue con Michael Schumacher, che sono uno dei primi ricordi che conservo di lui. La RS20? Sarà diversa rispetto a Barcellona. Arriveranno delle evoluzioni, ma già in febbraio mi sembrava che la vettura fosse migliorata rispetto alla RS19″.

ALPHATAURI

Grande attesa anche per l’AlphaTauri, che ripartirà dalla coppia dello scorso anno, con Pierre Gasly e Daniil Kvyat. La scuderia faentina è reduce dal filming day nella splendida cornice di Imola: “È stata una giornata fantastica – commenta Gasly – Imola è un tracciato unico, tecnico e con vie di fuga strette. Un sogno guidare lì”. Nella conferenza stampa dedicata al team di Franz Tost, tanto si è parlato di budget cap: “Sono ottimista sulla sua introduzione – spiega Gasly – attualmente la differenza, in termini economici, tra un top team e uno di centro gruppo può toccare anche i 150-200 milioni di euro. Una grossa cifra che incide considerevolmente sul rendimento della macchina. Speriamo che il tetto massimo di spese possa portare a dei benefici e consentire anche alle squadre minori di dire la loro. Certamente averlo introdotto rappresenta la soluzione più giusta”.

ALFA ROMEO, HAAS E WILLIAMS

L’Alfa Romeo arriva in Stiria con buoni ricordi, complice il doppio piazzamento a punti di dodici mesi fa, e con la C39 punta a inserirsi stabilmente in top 10. Williams e Haas sono invece attese a una riscossa dopo un 2019 che a entrambe le scuderie ha riservato diverse delusioni. Se per la Haas paiono esserci delle prospettive, decisamente meno rosea è la situazione del team di Sir Frank, che ha risentito pesantemente delle conseguenze finanziarie del lockdown: il team è ora in vendita e correrà in Austria con una livrea diversa rispetto ai test, data la perdita del main sponsor Rokit, unitosi appena un anno fa. Nonostante questo, l’alfiere di punta George Russell non perde l’ottimismo: “La base è più solida rispetto al 2019. Abbiamo fatto tutti i test e anche la guidabilità della FW43 mi ha trasmesso sensazioni migliori rispetto alla versione precedente. Iniziamo con entusiasmo: per il mio compagno Latifi è un buon circuito dove debuttare, perché lo conosce bene e in più è abbastanza corto. Entrare in Q2 sarà come sempre impegnativo, ma forse meno proibitivo rispetto a dodici mesi fa”