GP Australia ordine arrivo

Credits: F1 Twitter

L’ordine d’arrivo del GP d’Australia vede Max Verstappen, Lewis Hamilton e Fernando Alonso sui tre gradini del podio. E’ successo davvero di tutto!

Il primo gradino dell’ordine d’arrivo del GP d’Australia è occupato da Super Max. L’olandese conclude la gara portandosi a casa l’ennesima vittoria. Gara gestita con estrema lucidità senza mai strafare. Dopo la ripartenza post Safety Car, Verstappen brucia Hamilton e si mette in testa a dettare il passo gara. I giri centrali sono stati caratterizzati dalla gestione della mescola hard.

Da lì in poi la gara è stata interrotta più volte lasciando spazio alle incertezze. L’unica certezza rimanente era la prima posizione di Verstappen. Mai soddisfatto, mai contento, non smette di creare il vuoto attorno a sè. Di un’altra categoria rispetto al suo compagno di squadra Perez, che partito dalla pit lane conclude in quinta posizione. L’ordine d’arrivo del GP d’Australia ci regala un ritorno sul podio di Hamilton e un Alonso sul gradino più basso.

Gara dolceamara per le due Mercedes

Soddisfazione amara in casa Mercedes. Una gara che sembrava poter regalare una gioia doppia al team di Brackley, ma che si è tramutata in un incubo, almeno per George Russell. Il pilota inglese, partito dalla seconda posizione, brucia in partenza Max Verstappen e si impone alla testa della corsa. Purtroppo la strategia sbagliata del cambio mescole lo costringe a una rimonta forsennata. Rimonta durata molto poco per un problema al motore che costringe Russell al ritiro.

Nel mentre, Lewis Hamilton tira un sospiro di sollievo e torna a festeggiare sul podio con una seconda posizione. Una Mercedes migliorata anche nel passo gara che riesce a infastidire l’Aston Martin di Alonso. Bene la monoposto, ma tanto ha fatto anche l’estrema esperienza e talento del pilota inglese.

Ferrari c’è ma non c’è

Subito doccia fredda per la Ferrari con Leclerc che finisce sulla ghiaia all’inizio del primo giro. Troppa foga, errore di calcolo o colpa di Stroll? Inutile cercare il colpevole, sta di fatto che il monegasco chiude in anticipo l’ennesima gara deludente, in un circuito che l’anno scorso l’aveva visto trionfare in lungo e in largo. Non solo questo però, in Australia arrivano anche segnali positivi da Carlos Sainz.

Lo spagnolo è riuscito ad avere un buon passo gara con la mescola hard e riuscire in una serie di sorpassi che l’hanno riportato in quarta posizione. Peccato poi l’essere stato penalizzato di cinque secondi e aver chiuso la gara in dodicesima posizione. Rimane il fatto che in casa Ferrari si sta lavorando sui punti deboli. Ora bisognerà sfruttare al massimo questo mese di stop per riportare la Rossa a competere tra le migliori.

GP Australia: l’ordine d’arrivo

  1. Max Verstappen

2. Lewis Hamilton + 0.179

3. Fernando Alonso + 0.769

4. Lance Stroll + 3.082

5. Sergio Perez + 3.320

6. Lando Norris + 3.701

7. Nico Hulkenberg + 4.939

8. Oscar Piastri + 5.382

9. Guanyou Zhou + 5.713

10. Yuki Tsunoda + 6.052

11. Valtteri Bottas + 6.513

12. Carlos Sainz + 6.594

13. Pierre Gasly (ritiro al giro 56)

14. Esteban Ocon (ritiro al giro 56)

15. Nyck De Vries (ritiro al giro 56)

16. Logan Sargeant (ritiro al giro 56)

17. Kevin Magnussen DNF

Charles Leclerc DNF

Alexander Albon DNF

George Russell DNF

Margherita Ascè