GP Australia, la sintesi della gara
La terza tappa della stagione vede un inizio esplosivo per la gara del GP d’Australia: Ferrari a cavallo della fortuna, scontenta la Red Bull
La terza tappa della stagione è il GP d’Australia, con la sua spettacolare pista immersa nel parco di Melbourne. Una gara caratterizzata sempre da colpi di scena e grande imprevedibilità. Nonostante la pole position di Max Verstappen, la posizione di Carlos Sainz aveva fatto gettato le basi per un ottimo risultato per il team italiano. Tuttavia, la squadra di Maranello conosce già la Formula 1 e la sua imprevedibilità, dunque nulla viene lasciato al caso.
Gara del GP d’Australia: la Ferrari a cavallo della fortuna
Allo spegnimento dei semafori il pilota olandese parte all’attacco prendendo possesso della leadership, posizione che non dura molto perché attaccato dallo spagnolo Carlos Sainz. Successivamente, a quattro giri dall’inizio i colpi di scena non tardano ad arrivare. Perché una grossa nube di fumo si sprigiona dietro l’ala posteriore di Verstappen. E dopo aver assistito al panico dei meccanici Red Bull nella pitlane, si attesta con fermezza che il due volte campione del mondo è costretto al ritiro per la prima volta dopo due anni. Dopo dieci giri, stesso destino spetta al sette volte campione del mondo, che riscontra problemi nel primo settore causando conseguentemente una safety car.
Con una Red Bull fuori dai giochi, la Ferrari punta tutto pizzandosi nelle prime posizioni e battendosi aspramente con l’eccellente lavoro delle McLaren. A dieci giri dal termine le prime quattro posizioni della griglia vedono le Ferrari in testa, seguite dalle due McLaren che tentano il tutto per tutto per restare dietro al passo scandito della Rossa. Il duro impegno della squadra di Maranello viene finalmente ripagato, perché all’arrivo al traguardo la Ferrari può gustarsi la prima vittoria della stagione. Un piatto generosamente condito da una seconda posizione occupata dal monegasco Charles Leclerc, disegnando la prima doppietta Ferrari sul podio.