Gene Haas: «Rifiutai la proposta della USF1, non ero interessato»
Bisogna preparare il debutto in Formula 1, spostato al 2016 e Gene Haas continua a lavorare senza sosta in previsione di quella data. L’imprenditore americano, che già vanta un team automobilistico nel campionato Nascar, in una recente intervista rilasciata a Forbes ha rivelato di aver rifiutato la collaborazione con USF1 team nel 2010, che fallì ancora prima del suo debutto. Perché, la scuderia statunitense, anche se iscritta non prese parte a nemmeno un appuntamento mondiale visto che, nonostante l’interesse di uno dei fondatori di Youtube, non furono raccolti abbastanza fondi per assicurarsi un futuro nel campionato. La USF1 team aveva avuto diversi collegamenti ad Haas: non solo avrebbe utilizzato la galleria del vento Windshear, di proprietà della Haas Automation ma il ruolo di team principal sarebbe finito a Ken Anderson, ex direttore tecnico della Haas in Nascar.
«Anderson da tempo e mi aveva introdotto al progetto USF1. Con Chad Hurley, che era parecchio entusiasta, volevano coinvolgermi nel progetto ma all’epoca non ero interessato alla Formula 1», ha sottolineato Haas. Proprio per evitare di fare la fine della USF1, l’imprenditore sta lavorando duramente con Gunther Steiner per permettere alla nuova squadra di debuttare assicurandosi un futuro nella categoria: «C’è molto interesse intorno, ma nessuno vuole sedersi intorno ad un tavolo e fare un tentativo. Io ero già nel motorsport da tempo. Ho fatto il meccanico per un team al GP di Long Beach e lavoravo per una persona, quando ho frequentato le scuole superiori, per costruire auto sportive. Per me è diverso», ha commentato Steiner che nel progetto di Haas sarà il team principal della scuderia. E il prossimo passo della coppia sarà assicurarsi un contratto di fornitura per la power unit Ferrari: «Negli ultimi mesi, abbiamo cercato con Haas diverse aree di collaborazione. Questa è un’opportunità che cogliamo al volo e che prova l’interesse di Haas per la Formula 1», ha sottolineato Marco Mattiacci a voler confermare i contatti, nonostante non ci sia ancora nulla di firmato.