Formula vergogna: omaggi alla Russia di Putin sfruttando il silenzio per Jules Bianchi!
E in Russia è andata in scena l’ennesima Formula vergogna: l’autodromo di Sochi in subbuglio per l’arrivo del premier Vladimir Putin, lettere da parte della FOM alle scuderie dove veniva espressamente richiesto di «rispettare l’inno del Paese ospitante» e quel minuto di silenzio, dedicato a Jules Bianchi, sfruttato per rendere omaggio alla Russia di Putin. Il Gran Premio che si è disputato ieri a Sochi, più che un evento sportivo è diventato un evento mediatico. Il primo ministro è ovunque… persino sul Merchandising della Formula 1! Al Cremlino hanno desiderato ardentemente questa gara, l’accordo tra Putin e Ecclestone era già stato siglato da parecchio tempo. Ma a tutto c’è un limite.
Prima della partenza del primo GP di Russia della storia, i piloti si sono raccolti in un cerchio per far sentire la propria vicinanza a Jules Bianchi, il pilota della Marussia ancora ricoverato all’ospedale di Yokkaichi in gravi condizioni in seguito al terribile incidente avvenuto sulla pista di Suzuka, la settimana scorsa. I piloti hanno deciso di rendere omaggio al collega transalpino e alla sua famiglia. Nessuna parola e capo chino, sull’asfalto un messaggio: «Jules we are all supporting you» (Jules, tutti noi ti sosteniamo).
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— Scuderia Ferrari (@InsideFerrari) 12 Ottobre 2014
Peccato che proprio pochissimi istanti dopo l’inizio del minuto di silenzio sia partito anche l’inno russo. Casualità o stratagemma? Tenendo conto della significativa portata politica che l’entourage di Putin ha dato alla manifestazione, e dopo la richiesta di Ecclestone di silezio assoluto in occasione dell’esecuzione dell’inno nazionale russo prima della partenza del GP di Sochi, i dubbi sono pochi. E proprio ieri, il Premier russo ha fatto il suo ingresso nel paddock, nei momenti finali della gara per ammirare il compimento del suo sogno dopo aver trascorso gli ultimi sette anni a progettare questo giorno, l’ottenere il primo GP di Formula 1 in Russia. Accolto da Bernie Ecclestone, per la sicurezza del Premier sono stati utilizzati 500 militari a presidiare l’area, 180 nella zona della tribuna centrale.
E il dramma che ha visto protagonista il povero Jules Bianchi ha colpito indistintamente tutto il Motorsport: prima delle qualifiche sul circuito di Shanghai, piloti e membri dei team del WTCC hanno voluto esprimere la propria vicinanza allo sfortunato collega, posando tutti insieme per una foto di gruppo, sventolando fazzoletti rossi.