Formula 3, Riassuntone GP Belgio: è Doohan l’anti Hauger?

Credits: @jackdoohan33 (Twitter)

Un GP del Belgio in controtendenza a quanto si era visto fino a questo momento in Formula 3. Hauger in difficoltà mentre Doohan piglia tutto

Archiviata la pausa estiva la Formula 3 è tornata in pista in Belgio, a quasi un mese di distanza dalla gara dell’Hungaroring. Una tappa che non può che non essersi aperta nel ricordo di Anthoine Hubert, soprattutto per Juan Manuel Correa tornato a correre a Spa per la prima volta dall’incidente del 2019. Si è trattato del primo appuntamento (quinto stagionale) di una doppietta che vedrà i pilotini ripresentarsi già il prossimo fine settimana a Zandvoort.

Un venerdì poco fortunato per il leader della classifica Dennis Hauger, costretto a dover rimontare in più occasioni durante l’arco del weekend dalla quattordicesima casella della griglia. Il risultato della Qualifica ha visto in difficoltà anche le altre due Prema, con quella di Arthur Leclerc in tredicesima e con quella di Olli Caldwell in diciottesima. In Pole la Trident di Jack Doohan, seguito dalla MP di Martins e dalla ART di Smolyar.

GARA 1

Al sabato mattina la copiosa pioggia ha condizionato in modo importante lo svolgimento di Gara 1. L’inizio della corsa è stato piuttosto travagliato essendo stato ritardato più di una volta data la mancanza delle condizioni di sicurezza. Un’ora dopo il previsto la gara ha preso il via. Start che è avvenuto dietro la Safety Car, che a sua volta ha guidato il gruppo nei primi tre giri.

Con la bandiera verde Lorenzo Colombo ha potuto prendere il largo. Al primo giro lanciato l’italiano è stato capace di portarsi avanti di oltre tre secondi sul primo degli inseguitori sfruttando al meglio la visibilità di chi guida il gruppo. Una leadership mai messa in discussione, e anzi riconfermata non solo dal vantaggio di più tredici secondi accumulato alla fine ma anche dalla conquista dei due punti del giro veloce.

In un primo momento alle sue spalle la parola d’ordine è stata certamente quella della prudenza. La gara si è infiammata quando Frederik Vesti e David Schumacher hanno cominciato a dare spettacolo. Anche se solo alla tredicesima tornata vi è stato un rimescolamento delle carte, innescato dal tentativo di sorpasso del tedesco nei confronti di Hoggard dopo La Source.

Tra le manovre messe in atto tra l’Eau Rouge e il rettilineo del Kemmel decisamente poco regolare è stata quella che aveva portato Collet in quinta posizione. Per questo il brasiliano (reo di aver sorpassato andando oltre i limiti del tracciato) è stato da lì a poco messo sotto scacco dalla Race Direction con una penalità di cinque secondi. Tra le Prema la sola capace di effettuare un qualche sorpasso è stata quella di Caldwell, mentre Leclerc e Hauger sono rimasti saldi nelle loro posizioni di partenza.

GARA 2

Il dodicesimo posto di Gara 1 ha dato la possibilità a Doohan di partire dal palo nella corsa del sabato pomeriggio; con affianco il compagno di squadra David Schumacher. Dal punto di vista meteo Gara 2 è stata probabilmente la migliore. Ciò nonostante le condizioni di bagnato in pista non hanno reso semplici le cose ai piloti. Diversi sono stati infatti a commettere degli errori, soprattutto durante le fasi di lotta – come Hoggard contro Leclerc o Nannini contro Yeany.

Al decimo giro la monoposto dell’italiano ferma alla Chicane ha costretto la Safety Car a uscire. Alla bandiera verde (durata pochi istanti) Hauger è riuscito a conquistare la nona piazza sopravanzando Leclerc. Ecco poi però l’incidente a Radillon tra la Campos di Cardeel e la Jenzer di Williams fortunatamente senza conseguenze. Così si è conclusa la corsa, praticamente dietro la macchina di Mayländer se non per i pochi metri che separavano i piloti dal traguardo. Con Doohan vincitore, e alle spalle Schumacher e Sargeant.

GARA 3

Gara 3 del weekend è iniziata tramite una procedura di Rolling Start, dopo ulteriori tre giri di formazione rispetto alla norma. In partenza il Pole Sitter Doohan è riuscito a resistere all’attacco di Martins, e così nei giri successivi anche quando il francese sembrava decisamente più veloce dell’australiano. A nulla è servito il sorpasso del pilota della MP sull’avversario a metà corsa, perché obbligato a restituire la posizione visto che il sorpasso era avvenuto andando oltre i limiti di pista.

Nonostante i numerosi tentativi Doohan è stato alla fine in grado di vincere la corsa rimanendone il leader flag to flag. Sul podio accanto al figlio di Mick Doohan sono saliti per l’appunto Victor Martins e Alexander Smolyar, sostanzialmente confermando il risultato della Qualifica del venerdì.

Nelle retrovie la Prema di Hauger si è resa protagonista di numerosi sorpassi (alcuni spettacolari come quello contro Crawford). A circa metà gara il norvegese ha avuto però vita particolarmente dura contro David Schumacher; con il leader del campionato che ha chiuso la sua rimonta in ottava piazza. Un fine settimana non brillantissimo anche per le altre due Rosse che hanno chiuso in decima (Leclerc) e in undicesima (Caldwell) posizione.

FINALMENTE UN NUOVO PRETENDENTE

Con le due vittoria di Gara 2 e 3 e i 44 punti conquistati, Jack Doohan si candida per essere l’anti Hauger. A Spa il norvegese ha avuto il suo primo fine settimana complicato vedendo accorciato il suo vantaggio in classifica. Ora Dennis Hauger comanda con 158 punti, ma Doohan gli è alle spalle con 133. Al terzo posto troviamo invece Frederik Vesti a 101; chiudono la Top 10: Martins (96), Smolyar (92), Novalak (92), Caldwell (86), Collet (63), Sargeant (54) e Schumacher (49).

Come in quella piloti, anche nella classifica costruttori la tappa di Spa ha avuto un certo peso. La Prema rimane prima, ma gli appena 8 punti agguantati contro gli 80 della Trident permettono all’ “altro team italiano” di avvicinarsi in modo importante. Sono 290 punti contro 274. Terza l’ART Grand Prix (202), quarta la MP (159), quinta la Hitech (86), sesta la Charouz (79), settima la HWA (42), ottava la Campos (27), nona la Carlin (25) e ultima la Jenzer (21).