Formula 1, Wurz contro la TV a pagamento: “Gli ascolti calano”

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Il presidente del GPDA Alex Wurz ha espresso la sua opinione riguardo la F1 e i diritti tv, sollecitando la FOM ad adattarsi ai tempi moderni.

wurz-contro-la-tv-a-pagamento-gli-ascolti-calanoL’ex pilota è preoccupato della tendenza di molti paesi che stanno optando per la televisione a pagamento, questo fa sì che il potenziale pubblico diminuisca drasticamente.
Da qualche anno a questa parte, infatti, è iniziata la transizione: il 2016 sarà l’anno della Spagna, mentre per il Regno Unito il processo si completerà nel 2019. Al momento nella patria della F1, così come in Italia, i diritti sono divisi tra la piattaforma privata di Sky e quella pubblica di Channel 4 (la RAI nel caso italiano).

Secondo Wurz, l’evoluzione verso la pay-tv non fa che ridurre la visibilità del Circus difronte agli spettatori e questo rappresenta un grave danno per l’immagine dello sport.

Il passaggio alla tv a pagamento in alcuni paesi ha sicuramente portato grandi benefici economici, ma l’ascolto ha subito un forte calo. Invece nei paesi dove il cambio non c’è stato, l’audience è rimasto costante.” ha dichiarato Wurz.

wurz-contro-la-tv-a-pagamento-gli-ascolti-calanoInoltre, la FOM proibisce a chiunque non abbia i requisiti di accreditamento richiesti, la divulgazione di materiale audio o video registrato all’interno del paddock. Un chiaro esempio è quello di Hamilton: il suo utilizzo assiduo dei social nework tra cui snapchat, ha sollevato non poche critiche.

I Social Media sono diventati fondamentali per la F1 – ha continuato Wurz- oggi i fans non sono più seduti sui loro divani a guardare i gran premi in TV.”

C’è una differenza sostanziale. La gara di Le Mans, per esempio, ha un messaggio preciso: uomo e macchina, soli per 24 ore; questo manca alla F1, considerata il più delle volte semplicemente come uno spettacolo e non uno sport.” ha terminato.