Formula 1 | Williams, Kubica senza pelli sulla lingua: “Devo evitare i cordoli per non perdere pezzi”
Robert Kubica, il pilota polacco è uno dei protagonisti di questa stagione di Formula 1, di ritorno come pilota ufficiale dopo 8 anni di assenza a seguito del drammatico incidente accaduto nel febbraio 2011, durante il Rally Ronde di Andora, dove ha rischiato la vita e riportato serie e permanenti conseguenze alla mano destra.
L’entusiasmo in vista del suo ritorno, alla vigilia del Campionato è stato molto alto, anche se con molti interrogativi sul suo conto, per via del braccio e mano destra e i tanti anni di assenza. Ma, sicuramente Robert Kubica non si sarebbe aspettato un ritorno così travagliato per via della situazione all’interno del suo team, la Williams, e soprattutto la FW42 la monoposto che purtroppo non è nata benissimo, che non è nemmeno riuscita a presentarsi in pista nei primi giorni di test a Barcellona, ed ora dopo i primi due Gran Premi della nuova stagione 2019, entrambe le vetture sono risultate le più lente dello schieramento. Una situazione davvero critica e che sembra non riuscire a trovare la luce in fondo al tunnel.
A Sakhir, sede del Gp Bahrain la Williams di Robert Kubica si è mostrata praticamente rattoppata a seguito dei danni riportati dal polacco al Gp Australia, con la conseguenza che a livello aerodinamico la vettura ne risentiva di più rispetto a quella di Russell. Oltrettutto il polacco che doveva usare qualche accorgimento per riuscire a portarla al traguardo ed evitare di riportare ulteriori danni dato che mancano le parti di ricambio.
A questo proposito, ecco il racconto di Robert Kubica a Motorsport.com: “Qualcosa di positivo c’era, ma allo stesso tempo difficile. Ho perso un pezzo della macchina mentre andavo su un tratto di cordolo dove passavano tutti. In Bahrain, ho dovuto evitarli tutti. In qualifica ne ho usato un po’ perdendo un altro pezzo della macchina.”
“In gara non ne ho usati, o solo in qualche momento. Ormai, non li considero più parte della pista. Se affronti le curve così, finisci con aggiungere più peso nelle gomme. Ero molto lento in alcune curve per proteggere le gomme posteriori, ma continuavo a scivolare e surriscaldarle. Ci sarà un punto in cui mi potrò dimenticare di tutte queste limitazioni e la vettura diventerà più solida e divertente da guidare, ma fino a quel momento sarà costretto a cercare di non girarmi. Dobbiamo capire che cosa stia succedendo perché non ho alcun margine e la vettura non ha nessuna finestra dove poter attualmente guidare. Sto praticamente facendo il passeggero”, ha così proseguito la sua dichiarazione Kubica.
Sicuramente il ritardo in cui la vettura si è presentata ai test a Barcellona, è derivato da problemi verificatasi al momento della realizzazione della stessa, non permettendo allo storico team britannico di lavorare, preparare al meglio la stagione e la produzione dei pezzi di ricambio è in forte ritardo. Questo per Robert significherà dover pazientare parecchio finché il team riesca a risolvere questi problemi.
“Si può sempre fare quello che si ritiene più opportuno, anche mettere le gomme dietro al posto di quelle davanti, cosa che forse potrebbe aiutarci! Io posso solo provare ad aiutare il team utilizzando i differenti settaggi che mi suggeriscono loro, ma è impossibile girare attorno a questi problemi. Se poi ci si aggiunge anche il vento che toglie stabilità ad una vettura che non ce l’ha… Ci serve una soluzione, e spero che ci si arrivi in tempi più brevi rispetto a quanto io pensi”, ha quindi concluso Kubica.