Formula 1 | Vettel e Alonso: i beffati del GP del Giappone

Vettel e Alonso: i beffati del GP del Giappone

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Anche il GP del Giappone lascia dietro di sé una scia di conseguenze per alcuni dei suoi maggiori protagonisti: mentre Lewis Hamilton è andato a prendersi la sua ottava vittoria stagionale davanti alla coppia dei bibitari Verstappen e Ricciardo, Vettel e Alonso sono finiti sotto la lente dei commissari della FIA, che li ha ben presto sanzionati con due richiami differenti in seguito a dei fatti accaduti in pista.

Partiamo dall’ammonizione inflitta al tedesco della Ferrari: quando Sebastian ha completato il giro di formazione e si è accorto che c’era qualcosa che non andava sulla sua SF70H, anziché andare a presenziare davanti alla griglia per ascoltare l’inno nazionale ha preferito seguire il lavoro dei suoi meccanici, che hanno tentato di riparare il guasto alla candela danneggiata senza successo.

Questa sua scelta gli è costata il secondo richiamo ufficiale dopo quello di Montecarlo, dove aveva oltrepassato la linea d’uscita dai box durante le qualifiche. Alla terza reprimenda scatterà, quindi, la sanzione definitiva, ovvero una penalità di 10 posizioni in griglia di partenza. D’ora in avanti, quindi, il tedesco di Heppenheim dovrà stare molto attento al suo comportamento in pista, se non vuole dire addio definitivamente ai suoi sogni iridati che, al momento, sembrano ridotti a un fioco lumicino.

Per quanto riguarda l’ammonizione di Fernando Alonso, questa è scattata nelle battute finali di gara, quando lo spagnolo stava lottando con Felipe Massa per un posto in top ten. In quella circostanza, però, dietro di lui stava arrivando a tutta velocità il leader della gara Lewis Hamilton seguito dall’olandese Max Verstappen, il che significava che doveva rallentare per agevolare il loro passaggio in virtù dell’esposizione delle bandiere blu.

Un’indicazione che, secondo i commissari della Federazione, non è stata del tutto rispettata: secondo la prima guida del team McLaren-Honda “c’è stata un’opportunità di lasciar passare Hamilton solo in rettilineo, mentre questo era impossibile fino all’arrivo alla curva 11”. Una giustificazione che ha convinto solo in parte la FIA, che ha applicato alla lettera il regolamento infliggendogli una penalità di due punti in meno sulla sua Superlicenza.

In risposta a ciò, Alonso ha ribadito di “aver aspettato due o tre curve al massimo: non credo di aver creato un grande ostacolo, dal momento che poi Hamilton e Verstappen hanno finito nello stesso ordine sotto la bandiera a scacchi”. Parole andate al vento: come per Vettel, anche il due volte Campione del Mondo spagnolo dovrà stare attento nei prossimi quattro round, al fine di evitare altre spiacevoli conseguenze.