Formula 1 | Valtteri Bottas: “Cambiare squadra ha avuto un grande impatto su di me. Ma mi sento pronto”

Credits: © Mercedes Press Area

Valtteri Bottas sarà davvero la seconda guida di Lewis Hamilton? In tanti sono pronti a scommetterci, eppure la prima presa di contatto del pilota finlandese con la Mercedes è stata da incorniciare. Bottas si è congedato dalla prima sessione di test a Barcellona con il miglior tempo complessivo in 1’19″705, centrato nel day 3 dopo un acceso duello con la Ferrari. Solo un fuoco di paglia?

Da quando la Mercedes l’ha ingaggiato, Bottas continua a ripetere di non temere il confronto diretto con Lewis Hamilton, non avendo nulla da perdere. Le prime uscite con la Mercedes dicono che il finlandese può essere competitivo, ma bisogna fare attenzione perché in molti hanno nascosto le proprie carte, tanto che secondo le proiezioni della Pirelli nella prossima sessione le nuove monoposto potranno scendere fino a 1’18”. Come dire che i quattro giorni appena trascorsi sono stati una sorta di riscaldamento.

“Mi sto integrando sempre meglio con la nuova squadra – ha spiegato un raggiante Bottas – ogni volta imparo qualcosa di nuovo. Ovviamente c’è ancora molto lavoro da fare e sento che su certi aspetti posso migliorare”.

“Cambiare squadra ha avuto un impatto più forte di quello che pensavo all’inizio, ma sono pronto a superare ogni ostacolo. Non c’è nulla che non sia in grado di controllare. Della Mercedes non mi ha impressionato solo la macchina, ma anche il metodo di lavoro della squadra. La cosa più importante è stare a contatto con gli ingegneri e toccare con mano il modo in cui affrontano ogni aspetto. Secondo me, è meglio essersi uniti a questo team adesso con i nuovi regolamenti piuttosto che lo scorso anno”.

“Ho ancora qualche giorno per analizzare i dati della scorsa sessione e capire dove migliorare. L’obiettivo era percorrere più chilometri possibile e lo abbiamo raggiunto. Ovviamente cerco di apprendere anche da Lewis: sono quattro anni che corre con la Mercedes e, rispetto a me, ha il vantaggio di conoscere perfettamente il metodo di lavoro della squadra. È naturale che un pilota così sia per me un riferimento”.