Formula 1 | Ultimo atto ufficiale per Nico Rosberg premiato dalla FIA al galà di fine stagione
Dopo aver annunciato la volontà di appendere il casco al chiodo, appena sette giorni dopo l’ultima gara della stagione, nella meravigliosa cornice di Vienna Nico Rosberg ha ricevuto il trofeo di Campione del Mondo di Formula 1 in occasione del tradizionale FIA Prize Giving 2016. Gli occhi dei presenti erano tutti riservati al pilota della Mercedes che, con un video apparso sui social network ha voluto spiegare ai fans le ragioni che lo hanno spinto alla decisione di chiudere la sua carriera sportiva concentrandosi sulla famiglia.
Nico Rosberg, che ha annunciato la sua decisione prima di ricevere il trofeo, ha raccontato di aver raggiunto il suo obiettivo finale, essere Campione del Mondo di Formula 1, ma sicuramente è stata la grande pressione che ha dovuto sopportare a giocare un ruolo fondamentale nella sua scelta. Il tedesco lascia la classe Regina del Motorsport con in mano un sogno diventato realtà, dopo undici anni di onorato servizio tra Williams e Mercedes, con 206 Gran Premi disputati, 22 vittorie ottenute, 57 podi, 30 pole position, 20 giri veloci e un totale di 1594,5 punti totali conquistati.
Nato il 27 giugno del 1985 a Wiesbaden, in Germania, Nico Rosberg è cresciuto con la benzina che scorre nelle vene. Suo padre, Keke, Campione del Mondo nel 1982, è stato fin dalla più tenera età il suo modello, il pilota al quale ispirarsi. Ed essere un figlio d’arte non è sempre qualcosa di positivo. L’ascesa del pilota tedesco verso l’olimpo del Motorsport non è stata per niente facile. Dopo un trascorso tra Formula BMW ADAC e Formula 3, Nico arriva definitivamente in GP2, categoria cadetta per tutti i piloti che sognano di arrivare nel Circus. Proprio grazie alle buone prestazioni mostrate nel 2005, l’anno successivo si trova a essere titolare in Williams, stupendo e non poco addetti ai lavori e tifosi, quando riuscì a segnare il giro più veloce della gara in occasione del suo primo Gran Premio di Formula 1, in Bahrain.
Tuttavia gli sforzi della Williams non sono stati sufficienti per le ambizioni di Nico Rosberg che nel 2010 accetta la proposta della Mercedes trovandosi come compagno di squadra un mostro sacro del calibro di Michael Schumacher che, dopo alcune stagioni di stop, ha deciso di tornare a correre mettendosi alla prova con piloti ben più freschi di lui. Gli inizi risultarono fin da subito promettenti, tanté che la Mercedes riuscì a strappare Lewis Hamilton alla McLaren per la stagione 2014.
Proprio quell’anno ha preso il via lo spietato dominio delle Frecce d’Argento che ha visto proprio il pilota inglese aggiudicarsi il titolo iridato nel biennio 2014-2015. Il resto è storia recente. Finalmente a Yas Marina, sette giorni fa, Nico Rosberg è riuscito a spazzare via dalla testa i fantasmi di una vita, a raggiungere il suo obiettivo entrando di diritto nella storia della Formula 1, un traguardo sognato una vita. Il tedesco non è il primo atleta che si ritira all’apice della carriera, e non sarà l’ultimo ma almeno, in questa occasione le circostanze sono eccezionali. Veni, vidi, vici. Si ritira da campione come ha sempre desiderato.