Formula 1, Toro Rosso gialla? Si può fare ma a certe condizioni
I tempi in cui la Red Bull vinceva titoli Mondiali a ripetizione, sembrano ormai essere lontani anni luce. Nelle prime due gare della stagione 2015 di Formula 1, in Australia e in Malesia, gli uomini di Milton Keynes hanno raccolto appena undici punti con i piloti Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat. Già in occasione dei test invernali, la RB11 ha mostrato evidenti problemi di competitività, il motivo scatenante del violento botta e risposta che ha visto anteporsi la Red Bull e la Renault, con i primi che accusano i transalpini di aver costruito propulsori V6 turbo non all’altezza della concorrenza.
La riposta della Renault non si è fatta attendere, proprio in occasione della gara di Sepang, quando sfruttando il risultato ottenuto dalla Toro Rosso dove le vetture di Verstappen e Sainz JR sono arrivate davanti alle Red Bull di Ricciardo e Kvyat mostrando come tutte le carenze della RB11 non possano essere causate dalla power unit Renault. «Siamo molto indietro rispetto a Mercedes. Con un numero limitato di interventi per migliorare il propulsore diventa impossibile colmare il gap che ci divide da loro – ha commentato Helmut Marko, consulente del team austro-britannico sul sito ufficiale della Formula 1 – Con l’handicap con cui siamo partiti in questa stagione ci accontenteremmo di arrivare al terzo posto nel Campionato Costruttori, con la Toro Rosso in quinta».
Dopo le indiscrezioni delle settimane scorse, è tornata a farsi insistente la possibilità di vedere in pista una Toro Rosso gialla, visto che la Renault, in qualità di fornitore del propulsore, non si sentirebbe sufficientemente rappresentati sotto il profilo del marketing: «La Renault sta spendendo un sacco di soldi sullo sviluppo del V6 turbo – ha continuato Marko – Non credo quanto la Mercedes, ma rimangono comunque tanti soldi e questi investimenti dovranno però pagare in termini di prestazioni. Renault non si sente abbastanza rappresentata a dovere sul piano del marketing ed ecco perché abbiamo preso in considerazione la possibilità di vedere una livrea tutta gialla per la Toro Rosso, ma solo nel caso in cui il team di Faenza continuasse ad avere il medesimo rapporto che ha con noi da qualche anno a questa parte».
È stata quindi, esclusa a priori una cessione per la Toro Rosso, ma anche per la Red Bull, andando a minimizzare le voci di un possibile abbandono dalla Formula 1. «Non abbiamo preso in considerazione l’opzione di cedere il team e nemmeno fabbricarci in proprio i motori, almeno fino al 2016 abbiamo un contratto con la Renault. Dopo quattro anni di trionfi, questo è il secondo di difficoltà, vi basti pensare che ci troviamo, a livello di prestazioni, anche alle spalle del nostro Junior Team. Nonostante ciò siamo speranzosi: i prossimi aggiornamenti previsti dalla Renault dovrebbero permetterci di chiudere il gap dalla Mercedes», ha concluso.
Eleonora Ottonello
@lapisinha